Riaperture, «Noi single finalmente non più soli»: la vita (fuori) può ripartire

Riaperture, «Noi single finalmente non più soli»: la vita (fuori) può ripartire
Riaperture, «Noi single finalmente non più soli»: la vita (fuori) può ripartire
di Veronica Cursi
Domenica 18 Aprile 2021, 07:27 - Ultimo agg. 19 Aprile, 09:37
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«Da 7 mesi e 5 giorni non vedo un uomo. Non che abbia tenuto il conto eh (non è vero invece l'ha fatto) ma è che da quando è arrivato l'inverno, e questa stramaledetta pandemia, si è congelata pure la mia vita sociale». Daniela, 45 anni, tre figli pelosi, due cani e un gatto, libera professionista, sta facendo il conto alla rovescia. Da maggio piazze e ristoranti si ripopoleranno di gente e lei potrà tornare ad essere single per scelta e non per decreto. Finalmente, dopo mesi passati in casa da soli, con le giornate scandite da imperdibili appuntamenti - Netflix, la cena sushi da asporto, la rassegna degli ex su Instagram, l'occhiata veloce a Tinder - si vede la luce in fondo al tunnel. Ma è stata dura. Perché se pensate che avere figli durante la pandemia sia devastante, anche essere single non è una passeggiata. «Fino a poco tempo fa avevo persino pensato di chiedere al governo un risarcimento morale per non aver trovato marito causa restrizioni anti-Covid 19. Il mio ultimo incontro romantico risale a settembre 2020. Eravamo freschi di sierologico. Poi lui ha avuto un positivo in ufficio, a seguire è capitato a me. Quando finalmente era tutto a posto, la paura dei contagi è definitivamente esplosa e ci siamo domandati vale la pena rischiare?». Le settimane sono passate, gli uomini (e le occasioni) pure. E addio al romanticismo.

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AMORE E TAMPONE

«Il tampone rapido è diventato il nuovo gesto d'amore, la mascherina? Inganna più dei filtri di Photoshop.

Ero sola, ma non perché l'avevo scelto. E se provavo a lamentarmi con qualcuno (magari sposato o con bambini) la replica era sempre la stessa: tu non sai che incubo avere dei figli in quarantena, beata te che non hai un compagno!. Ma a noi single chi ci pensa? Hanno fatto i bonus vacanze, i bonus baby sitter, ma un bonus psicologo? Un bonus per tamponi privati per fare sesso?». Perché il Covid ha cambiato anche le dinamiche dell'approccio. Ne sa qualcosa Giorgia, 40 anni, due figlie. Separata nella vita pre-Covid, oggi sola causa pandemia: «Se una volta gli step per conoscere una persona erano graduali, un incontro durante una serata, lo scambio di amicizie sui social, poi aperitivo, cena e sesso, nell'era post-virus è cambiato tutto. E come la crei l'intimità? Ho conosciuto un uomo carino mesi fa, abbiamo iniziato a scriverci qualche messaggino senza correre troppo, mi sarebbe piaciuto farci un aperitivo, poi è arrivato il lockdown, la zona rossa, di birra non se n'è potuto parlare, mia figlia ha avuto il covid e siamo stati tutti in quarantena, i messaggini non hanno retto, insomma a febbraio si è fidanzato con un'altra. Evidentemente non tutte sono state caute come me».


NON VOGLIO STARE SOLO

Perché c'è anche questo aspetto da considerare: la paura di rimanere soli per forza ha reso i single ancora più competitivi. Lo racconta Cristiano, 42 anni, pubblicitario: «Una ragazza con cui mi sentivo e che fino alla scorsa estate era la promotrice del motto libera e felice, l'ho ritrovata fidanzatissima con uno conosciuto via chat ed ora quasi mamma. La solitudine, da sempre nostra dolce compagna, improvvisamente è diventata un nemico da combattere. E ci si è buttati tra le braccia di chiunque: in due mesi, matrimoni, fidanzamenti, figli, senza valutare troppo le situazioni». Amori da mordere subito (senza fuggire). Non come Diego, 45 anni, romano, ultima relazione stabile due anni e mezzo fa. Nessun rimorchio sui social, «è pura finzione, le persone si devono guardare in faccia», il destino lo ha portato a incontrare qualcuno proprio in piena pandemia: «Abitava nella stessa strada della coppia dei miei migliori amici, praticamente le uniche persone che ho visto in questi mesi. Il problema? Il Covid ha messo in luce solo una piccola parte di ciò che siamo veramente, senza le nostre abitudini non siamo davvero noi stessi. E così lei che ora è un tipo molto tranquillo, mi ha confessato che non appena si potrà vorrà fare festa tutte le sere: reggero?». E poi c'è il capitolo sesso: «E chi si lascia andare più alle avventure? Ora prima di avvicinarti a qualcuno fai il tampone, hai paura per la tua e la sua famiglia, c'è ansia da prestazione». Insomma cosa ne è stato della vita da single senza programmi, dei weekend last minute? «Prima potevo fare tutto ciò che volevo senza preoccuparmi di organizzare niente - si sfoga Laura, 42 anni, giornalista - invece gli ultimi mesi li ho passati praticamente da sola. La gente ha preferito stare in casa con fidanzato e famiglia. Ma per noi single, oltretutto in smart working, non uscire nemmeno di sera è significato passare anche tre giorni senza avere un contatto umano. Non mi sembra vero che tra qualche giorno potremo tornare a una vita sociale e se il Covid ce lo consente abbiamo tutta l'estate per trovare il principe azzurro». Magari pure vaccinato.

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