Roberto Benigni a Sanremo cita l'articolo 21 della Costituzione: ecco cos'è e cosa dice

L'attore ha scherzato con il Presidente Mattarella ma ha sottolineato l'importanza della Costituzione italiana

L'attore ha scherzato con il Presidente Mattarella ma ha sottolineato l'importanza della Costituzione italiana
L'attore ha scherzato con il Presidente Mattarella ma ha sottolineato l'importanza della Costituzione italiana
Martedì 7 Febbraio 2023, 21:45
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«L'articolo 21 è della Costituzione è il mio preferito e il più importante: il pilatro di tutte le libertà dell'uomo». Roberto Benigni per il suo monologo in apertura al festival di Sanremo sceglie l'articolo sulla libertà di espressione. Nello specifico la Costituzione recita: «tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero». «Un linguaggio semplice che sembra scritto da un bambino, di una forza e bellezza che si rimane stupiti. Ma se l'hanno scritto ce ne era bisogno - dice il comico -. Perché durante il ventennio non si poteva pensare liberamente. L'articolo 21 ci ha liberati dall'obbligo di avere paura».

«In Paesi molto vicini a noi gli oppositori vengono carcerati e incatenati, solo perché mostrano il volto o i capelli, o perché ballano e cantano. Quanto è meraviglioso e straordinario che in Italia tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero. Ce lo dobbiamo ricordare. La cosa migliore per il futuro è ricordarsi di avere il passato bene presente».

Cos'è l'articolo 21

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo d'ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

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