Totti e Ilary, il tribunale come lo stadio. «Ma lei viene scalza?». Avvocati e curiosi: si parla solo di scarpe e orologi

Roma, prima udienza per la "guerra del guardaroba"

Totti e Ilary, il tribunale come lo stadio. «Ma lei viene scalza?». Avvocati e curiosi: si parla solo di scarpe e orologi
Totti e Ilary, il tribunale come lo stadio. «Ma lei viene scalza?». Avvocati e curiosi: si parla solo di scarpe e orologi
di Valeria Di Corrado e Alessia Marani
Sabato 15 Ottobre 2022, 07:22 - Ultimo agg. 16:53
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ROMA Si è consumato ieri mattina nell'aula 107 del Tribunale di Roma il primo round della guerra del guardaroba, combattuta tra Francesco Totti e Ilary Blasi a colpi di borse, scarpe, gioielli e orologi fatti sparire dalla mattina alla sera. Come prevedibile la coppia, che ha annunciato la separazione l'11 luglio scorso, non si è presentata in udienza. Ma a rappresentarla c'era uno stuolo di sette avvocati, solitamente riservato alle cause più complesse. I legali sono entrati nell'aula del giudice della settima sezione civile, Francesco Frettoni, alle 11,18 e sono usciti alle 12,28. Alla fine il magistrato si è riservato di decidere come procedere: se mantenere in un'unica causa le pretese dei due coniugi o se procedere con due giudizi distinti. Dovrà anche decidere se fare un'istruttoria, nell'ambito della quale sentire marito e moglie, ed eventuali loro testimoni. Al momento non è stata fissata la prossima udienza.

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LA DIFESA
Il contenzioso è stato avviato da Ilary, assistita dall'avvocato Alessandro Simeone, da Pompilia Rossi e da un altro collega di studio, con un ricorso presentato il 12 settembre scorso, per riavere indietro tutte le sue scarpe griffate (un centinaio di paia) e tutte le borse Chanel, Gucci ed Hermes, oltre ad alcuni dei suoi gioielli. Ieri Totti si è costituito in giudizio, tramite gli avvocati Annamaria Bernardini de Pace e Antonio Conte, opponendo una domanda riconvenzionale in cui chiede la restituzione degli orologi (guarda caso tutti da uomo) contenuti nella cassetta di sicurezza svuotata da Ilary lo scorso giugno. Insomma, si è difeso attaccando. Nella sua corposa comparsa di costituzione, il capitano ha allegato un inventario dei Rolex.

In una foto, in particolare, campeggia il modello più prezioso, che da solo varrebbe da 700mila euro a un milione. Avendo denunciato pubblicamente la sua sparizione nell'intervista al Corriere della sera, Totti si è assicurato che Ilary non possa mai rivenderlo, perché l'acquirente incorrerebbe nel reato di ricettazione.

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BATTUTE E SCHERZI
Fuori dall'aula si sono presentate cancelliere incuriosite: «Volevo vedere se c'era Ilary e se veniva scalza», ha ironizzato una di loro. Siparietto anche tra le due squadre di legali, sia sulle borse indossate (Hermés l'avvocatessa della Blasi e Louis Vuitton quella di Totti), sia sugli orologi: «Io, per sicurezza, il mio non l'ho portato», ha scherzato un avvocato. Sarà un caso, ma dai balconi del palazzo adiacente a quello del tribunale di viale Giulio Cesare sventolano bandiere giallorosse. Ed ecco apparire davanti alla cancellata anche qualche giovane tifoso che spera di vedere Francesco. Un ragazzo mostra la maglietta numero 10: «Ma c'è? Si è visto? Sto qua apposta».
E mentre un giudice era impegnato a risolvere la diatriba tra Totti e Ilary per riavere i loro costosissimi accessori, fuori dal Tribunale un capannello di parenti delle vittime del crollo del ponte Morandi manifestava nell'«ombra» per la class action da 4,5 miliardi a cui hanno aderito 11 mila liguri.
 

 

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