Vittorio Brumotti rapinato a Los Angeles dove era in vacanza: «Mi hanno messo una pistola in bocca»

L'inviato di Striscia: «Erano quattro ragazzi di colore, di circa 20 anni. Io sono un po' abituato alle aggressioni, ma quello che è successo oggi è sicuramente il record di violenza che abbia mai subito»

Vittorio Brumotti rapinato a Los Angeles dove era in vacanza: «Mi hanno messo una pistola in bocca»
Vittorio Brumotti rapinato a Los Angeles dove era in vacanza: «Mi hanno messo una pistola in bocca»
Lunedì 15 Agosto 2022, 19:17
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Vittorio Brumotti, inviato di Striscia La Notizia, aggredito a Los Angeles, dove si trovava con la fidanzata Annachiara Zoppas. Paura per la coppia, che si trovava con alcuni amici nella città in California sabato sera. L'inviato di Striscia, che negli ultimi anni ha spesso subito aggressioni per via dei suoi servizi contro lo spaccio di droga, è stato rapinato in pieno giorno. Ed è stato poi lui stesso a raccontare quegli attimi di paura: «Mi hanno dato il calcio di una pistola in testa e mi sono svegliato per terra con un'altra pistola infilata in bocca, è stato un momento terribile», ha raccontato.

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Brumotti racconta l'aggressione a Los Angeles

«Sono qui in vacanza con Annachiara. Stavo girando dei video con la bicicletta sulla Pacific, la via principale della costa, e in lontananza vedo due ragazzi che si stanno picchiando. Decido di allontanarmi, di cambiare strada, ma poco dopo mi accorgo che ci sono quattro persone che mi seguono in bici. Mentre cerco di allontanare un mio amico e Annachiara mi colpiscono in testa con il calcio di una pistola, mi buttano per terra, mi riempiono di calci e pugni, mi mettono un'altra pistola in bocca e mi levano l'orologio e lo zaino.

Poi si girano verso Annachiara: io cerco di reagire, ma ero mezzo svenuto. Loro a quel punto decidono di scappare, lanciano via una delle pistole, che poi trovo io. Per fortuna, nel giro di poco tempo, interviene la polizia con diverse pattuglie e addirittura un elicottero. Annachiara era terrorizzata, ma è ok. Evidentemente mi stavano "marcando" da tempo: erano quattro ragazzi di colore, di circa 20 anni. Io sono un po' abituato alle aggressioni, ma quello che è successo oggi è sicuramente il record di violenza che abbia mai subito».

 

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