Oligarchi, Lisin è il più ricco di Russia: «Non capisco perché invadere l'Ucraina, è negativo per il business»

Oligarchi, Lisin è il più ricco di Russia: «Non capisco perché invadere l'Ucraina, è negativo per il business»
Oligarchi, Lisin è il più ricco di Russia: «Non capisco perché invadere l'Ucraina, è negativo per il business»
Mercoledì 27 Aprile 2022, 15:13 - Ultimo agg. 29 Aprile, 07:57
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È l'uomo più ricco di Russia, ma non è stato sanzionato. Vladimir Lisin è in Italia per assistere alla Coppa del Mondo di tiro a volo. «Non capisco perché Putin abbia voluto invadere l'Ucraina, e dal punto di vista del business credo sia stato un fatto negativo - spiega all'ANSA - Non sono un politico ma un uomo d'affari che è contro la guerra e le distruzioni. Putin? Non siamo amici, ma semplici conoscenti. E chiariamo una cosa: mi sono messo in affari prima che lui salisse al potere, e da lui non ho ricevuto favori». 

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I sanzionati che si oppongono a Putin

Gli altri oligarchi russi, sferzati dalle pesanti sanzioni che Stati Uniti ed Europa hanno imposto nei loro confronti, cominciano a costituire una ristretta fronda d'opposizione alla decisione di Putin di invadere l'Ucraina.

Patrimoni milionari congelati in tutto il mondo, banche sospese dal sistema dei pagamenti Swift, blocco dell’export verso Mosca di nuove tecnologie e attrezzature industriali. Mikhail Fridman, fondatore di Alfa Bank, la più grande banca privata russa, è diventato il primo oligarca a esprimersi contro gli ordini di invasione di Putin.  

Gli ha fatto eco Alexey Kuzmichev, suo socio in affari, schierandosi anche lui - non apertamente - contro il conflitto. Ha però prudentemente evitato ogni tipo di dichiarazione contro Putin, memore della dura repressione che lo zar mette in atto contro i suoi avversari. Più esplicito è stato invece Oleg Deripaska, che ha costruito la sua fortuna attraverso le materie prime russe. Deripaska ha chiesto la fine della guerra in un post su Telegram: «Il mondo è molto importante! I negoziati devono iniziare il prima possibile!», ha scritto. 

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