Walter Zenga a Live non è la D'Urso: «Ecco perché i miei figli mi attaccano. Roberta Termali? Ho avuto un sms»

Walter Zenga a Live non è la D'Urso: «Ecco perché i miei figli mi attaccano. Roberta Termali? Ho avuto un sms»
Walter Zenga a Live non è la D'Urso: «Ecco perché i miei figli mi attaccano. Roberta Termali? Ho avuto un sms»
di Eva Carducci
Lunedì 1 Febbraio 2021, 00:14 - Ultimo agg. 18:30
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Arriva in studio a Live non è la D'Urso Walter Zenga, per raccontare la sua verità riguardo le discussioni con i suoi figli: «Non sono arrabbiato, un po' deluso si. Caratterialmente Andrea mi assomiglia di più. Nicolò non ha raccontato la verità però, ed è facilmente dimostrabile da una cosa, quando dice che ci vedevamo una volta all'anno. Lui è vicepresidente di una azienda, e viaggiava moltissimo prima del Covid, è anche venuto a Dubai ed è stato anche ospite con la mia fidanzata. Io faccio l'allenatore di calcio, non faccio il blogger o l'influencer, quando sono in trasferta all'estero lavoro. Il motivo per cui ce l'ha con me dovreste chiederlo a lui, se lui dice che è colpa mia capisco, ma cosa vuol dire mancare nella vita di un figlio?

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Il problema fondamentale non è fermarsi sul fatto che non gli abbia fatto gli auguri per i trent'anni. Mio fratello, fino a cinque anni fa, gli ho fatto gli auguri nel giorno sbagliato, ma non si è mai arrabbiato. La verità è che il 10 dicembre non gli ho fatto gli auguri, ma neanche lui li ha fatti a me il 28 aprile, ma ci sono passato sopra. Vivendo tanto all'estero assolutamente non c'è stata una continuità, un genitore si chiede sempre però se è riuscito a creare un rapporto positivo e corretto con i propri figli. Quando ho incontrato Andrea nella casa del GF, gli ho elencato le squadre che ho allenato in Italia, e non l'ho fatto per elencare il mio curriculum, ma per far capire che tipo di lavoro faccio, e gli spostamenti che ho fatto nel corso degli anni. Può darsi che delle volte abbia commesso questo, chiamiamolo così, errore, però la mia domanda è come mai questi problemi non sono saltati fuori prima?»

La D'Urso introduce una soluzione al quesito, forse il rapporto particolare con i figli, Nicolò e Andrea, che lo accusano può dipendere dal rapporto che Zenga ha con la loro madre, Roberta Termali: «Bello parlare tramite i social e tramite i giornali. Non la sento da tanto, però stamattina ho ricevuto un bel massaggio da parte di Roberta, ma non le ho risposto. Troppo facile mandarmi un messaggio proprio la mattina in cui sapeva che sarei stato ospite da te e Barbara, perché non mi mandi un messaggio prima dell'intervista che hai rilasciato? Perché non mi hai scritto in un altro giorno della settimana e proprio stamattina? È stato un messaggio dove praticamente si riassumevano le cose e in cui mi ha chiesto di mettere una pietra sopra a tutto e di andarla a trovare a Osimo, in modo da poter parlare della cosa. Perché dovrei andare? Non c'è da parlare dopo ventiquattro anni, le cose sono chiaramente senza problemi. Io voglio cercare di parlare con i miei figli da uomo a uomo, faccia a faccia. Nella mia vita ho avuto le mie problematiche, e non le ho mai messe in piazza davanti a tutti in vetrina. Mi stupisco del fatto che ci siano ancora delle battute che si fanno come quella del tipo che ha detto Roberta. Sono convinto che lei mi abbia scritto solamente perché oggi sarei stato tuo ospite in trasmissione. Trovo poco carino fare le interviste senza chiamare prima. Io non l'ho mai fatto in questi doni contro i miei figli e contro la mia ex moglie. Voglio incontrare i miei figli, ma lei per quale motivo? Se voleva fare da ponte tra me e loro poteva farlo prima. Posso anche essere giudicato male per questa cosa ma non mi interessa il giudizio, io so quello che ho passato, so come ho dovuto gestire tutta la mia vita. Nicolò ha scritto determinate cose nel libro, ed è stato brutto davvero per me.

La verità è sempre quella raccontata, il fatto che gli abbia detto di cambiare cognome deriva semplicemente da una battuta della sua ragazza, che mi ha fatto notare che Nicolò voleva cambiare il cognome con quello del compagno del della mia ex moglie, e io in quel caso gli ho detto ok fallo.

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Preferisco di più la direzione di Andrea che quella di Nicolò, la rispetto di più. Ci sta, l'ho visto che soffriva ieri sera al GF. Con Nicolò e Andrea ci vedremo fuori e ne parleremo, al momento però capisco di più Andrea. Non sto soffrendo, perché sapevo che prima o poi qualcosa sarebbe successo, per questo sono deluso. Ho anche altri due figli piccoli, ho una famiglia, Jacopo mi è sempre venuto a trovare. Sono il padre di tutti, ma le madri sono diverse. Non mi permetterei mai nella mia vita di mettere qualcosa contro i miei figli sui social, perché è un genitore i figli li porta sempre dentro nel cuore. Nessuno deve permettersi di dire che non sono un padre degno. Sono cose volgari, non è televisione. Quando usciranno dalla Casa del GF Vip risponderanno di queste dichiarazioni, ne parlerò con loro. Sfido chiunque a sentirsi dire cose da persone che non ho mai visto. Un conto esprimere un punto di vista, l'altro è giudicare senza conoscere, come all'interno della Casa. Delle persone si dovranno assumere le responsabilità di quello che hanno detto. Ho sessant'anni e so cosa vuol dire fare il padre, e essere un genitore».

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Entrano poi in campo le sfere, nella sfera centrale, Jacopo: « Vorrei partire dal ricordo più bello che ho con te. Avevo 14 anni e sono venuto a trovarti a Bucarest, dopo l'allenamento ti sei messo in porta e mi hai messo al limite dell'area di rigore, e mi ha chiesto di fare 10 tiri. Non ti ho mai fatto goa,  però le volte successive non hai più voluto provare, quindi la sfida è rimasta a quando avevo 14 anni. Ho delle cose da rimproverarti, ma lo sa, potevamo vedere più partite insieme, però c'è da dire che non vuole portare uno juventino allo stadio a una partita dell'Inter» il rapporto fra i due sembra sereno. A sostegno del campione anche l'amico e collega Fulvio Collovati: «Io ti appoggio, ma l'immagine che hai dato al GF era quella di un duro al cospetto di un ragazzo fragile. Metti da parte l'orgoglio e il rancore. Puoi ancora recuperare, hai detto una frase che ti fa onore, ma ricordati che è un padre che deve fare un passo in più», la replica di Zenga: «Non era mia intenzione sembrare duro, siamo d'accordo, ho detto la stessa cosa ad Andrea, quando uscirà, e spero per ultimo, perché sono contento nel vederlo camminare con le sue gambe, ne parleremo insieme. Speriamo di dimenticare il passato, che non possiamo più trovare, per costruire un futuro diverso. Sono qui per questo motivo, non me ne frega niente di andare in tv, sono qui per cercare di chiarire».

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