C’era una volta… Hollywood
Viaggio a Villa Schiavone

C’era una volta… Hollywood Viaggio a Villa Schiavone
di Giovanni Allucci
Lunedì 20 Febbraio 2017, 09:55 - Ultimo agg. 10:06
2 Minuti di Lettura
Sì, abbiamo pensato a questo titolo, prendendo spunto dall’omonimo capitolo del libro «Gomorra» di Roberto Saviano. Le ragioni sono diverse ed è anche difficile descriverle in maniera esaustiva e sintetica.

La villa confiscata a Walter Schiavone era la materiale rappresentazione del potere economico e criminale, esercitato sui cittadini di questo territorio, sui numerosi giovani che aspiravano appartenere al clan; un simbolo che, fortunatamente, ha avuto breve vita.

La lettura del libro ‘Gomorra’ ha consentito che questa villa diventasse un simbolo di potere criminale del clan di Casal di Principe conosciuto in tutto il mondo ed allo stesso tempo un simbolo dell’azione delle forze di polizia e della magistratura contro questo clan. Moltissime emittenti televisive sono arrivate qui da tutto il mondo, incuriosite e interessate per ciò che la villa rappresentava e non per quello che sarebbe per noi potuta diventare: il ‘Centro Sportivo riabilitativo per disabili’.

A noi di Agrorinasce interessava unicamente che la villa si trasformasse in un simbolo nel riutilizzo ad uso sociale dei beni confiscati alla camorra, creando anche su questo territorio una struttura socio-sanitaria per combattere le disabilità.

Ma la valenza simbolica che la villa ha acquistato attraverso l’interesse mediatico ha arricchito le nostre finalità e obiettivi: non dimenticare quello che la villa ha rappresentato, affinché la storia non si ripeta; rendere la villa il simbolo dell’azione dello Stato contro la criminalità organizzata e contro la ricchezza illecitamente accumulata dalle organizzazioni criminali, nonostante il tentativo del clan di impedirne il riutilizzo attraverso l’incendio e il compimento di atti vandalici; trasformare la villa nel simbolo del riutilizzo ad uso sociale e pubblico dei beni confiscati alle organizzazioni criminali.

Le immagini e i fatti contano certamente più delle parole: con perseveranza, determinazione e passione siamo giunti a questo risultato.

Ora ‘Hollywood’ non c’è più, ma noi non la dimentichiamo.Oggi la villa sta diventando la sede del ‘Centro riabilitativo per la salute mentale’, nel quale alcuni elementi architettonici, simboli del passato potere criminale, permangono ma restano sullo sfondo rispetto alla nuova destinazione.

Le immagini del fotografo Mario Spada, anche fotografo di scena del film ‘Gomorra’, contestualizzate nel ‘Centro riabilitativo per la salute mentale’, ci ricordano quel passato per non dimenticare.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA