“Fino al 20 maggio, le realtà interessate dalle nostre manifestazioni potranno far pervenire idee, esigenze e criticità, rispetto alle quali siamo pronti a mettere in campo ogni possibile forma di supporto, anche per evitare che alcuni prodotti di grande valore etico e di qualità vadano perduti”, aggiunge don Tonino. Nello stesso tempo, la Fondazione Polis ha già deliberato il sostegno a due attività di produzione di dispositivi di protezione individuale svolte all’interno di altrettanti beni confiscati alla camorra: si tratta del maglificio 100Quindici passi, collocato nell’immobile appartenuto al clan Graziano a Quindici e intitolato a Nunziante Scibelli, vittima innocente della criminalità, e dell’associazione La Forza del Silenzio, che a Casal di Principe, nella villa del boss “Sandokan” Schiavone, assiste da anni ragazzi affetti da disabilità. La realizzazione di DPI nel maglificio di Quindici è inserita in un accordo di programma che vede la partecipazione, tra gli altri, dell’Ente Parco del Partenio, dell’Unione Comuni Antico Clanis e della cooperativa Oasi Project.
“Sono due iniziative già ben avviate, in forza dell’esperienza pregressa maturata, per le quali abbiamo voluto garantire un nostro contributo in un’ottica integrata e di partenariato, coinvolgendo anche Fondazione con il Sud e altre realtà che hanno a cuore sia il contrasto all’emergenza sanitaria che la valorizzazione dei beni confiscati alla camorra.
Il nostro impegno per la legalità non si ferma. Continuiamo a promuovere tutte le azioni possibili per sostenere i nostri interlocutori di riferimento, con progetti concreti ed efficaci”, conclude il presidente della Fondazione Polis.