La Fondazione Polis oltre il coronavirus tra libri per i più piccoli e borse di studio

La Fondazione Polis oltre il coronavirus tra libri per i più piccoli e borse di studio
di Enrico Tedesco *
Sabato 30 Maggio 2020, 20:00
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L’emergenza Covid ha rappresentato senza dubbio uno spartiacque importante nell’andamento di tutte le attività lavorative. E la Fondazione Polis, appena è esplosa la pandemia, si è subito posta il problema di cosa fare per dare un suo contributo, compatibilmente con il proprio know how e in linea con la propria missione istituzionale: l’aiuto ai familiari delle vittime innocenti della criminalità e la valorizzazione dei beni confiscati alla camorra, senza trascurare le politiche per l’infanzia, diventate, nel corso degli ultimi anni, un ulteriore e qualificato ambito di intervento per la prevenzione dei fenomeni criminali.

Non potevamo e non volevamo restarcene con le mani in mano in attesa degli eventi. Anche in considerazione del fatto che le problematiche e le esigenze connesse al Coronavirus certamente non si sarebbero esaurite in tempi brevi, a prescindere dalle varie fasi in cui si sarebbe poi articolata l’azione di contrasto alla pandemia e di prevenzione del contagio.

Nello stesso tempo, i valori che da sempre animano la nostra azione, la memoria e l’impegno, certamente non si affievolivano, anche in una situazione che da più parti è stata definita come la più difficile, a livello mondiale, dal Secondo Dopoguerra a oggi.

Al contrario, era necessario attivarsi con un’intensità se possibile ancora maggiore, proprio in forza delle inevitabili conseguenze che la pandemia avrebbe prodotto, principalmente a danno di persone e categorie maggiormente esposte alle difficoltà di carattere economico e sociale.

In tale ottica, la Fondazione Polis ha promosso una serie di interventi mirati a beneficio dei propri interlocutori di riferimento. Grazie agli uffici amministrativi della Regione Campania è stato perfezionato il percorso per l’elargizione di 155 borse di studio a familiari di vittime innocenti della criminalità, in ossequio a quanto previsto dalla Legge Regionale n. 54 del 22 dicembre 2018, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale della Campania. È una piccola carezza, lo sappiamo bene, ma rappresenta un sollievo comunque importante per consentire agli stessi familiari di vittime di proseguire con minore affanno il proprio percorso scolastico e formativo.



Come dicevamo, era chiaro che all’emergenza sanitaria si stava man mano affiancando un ulteriore virus, in grado di incidere sull’equilibrio economico e sociale dell’intero Paese e soprattutto delle fasce della popolazione che già versavano in uno stato di maggiore disagio. Ecco perché, in prossimità della Pasqua, insieme all’associazione Restiamo Assieme, particolarmente attiva sul versante dell’aiuto ai più bisognosi, abbiamo donato 80 pacchi alimentari ad altrettante famiglie di vittime innocenti della criminalità. Ci stiamo accingendo a fare altrettanto nei prossimi giorni.

Per quanto attiene all’ambito dei beni confiscati, la Fondazione Polis ha pubblicato sul proprio sito istituzionale due manifestazioni di interesse, finalizzate a raccogliere proposte, esigenze ed eventuali criticità: l’una riservata alle cooperative sociali che, all’interno di immobili sottratti ai clan, stanno convertendo la propria attività ai fini della produzione di dispositivi di protezione individuale; l’altra destinata alle cooperative che coltivano terreni appartenuti ai boss e sugli stessi realizzano prodotti, per evitare che eventuali eccedenze vadano perdute. La Fondazione, in partenariato con la Fondazione con il Sud, ha già garantito il proprio sostegno a due attività in fase ben avviata, in forza dell’esperienza pregressa, sul versante della produzione di mascherine: si tratta del maglificio 100Quindici Passi, collocato in una villa confiscata al clan Graziano e intitolato a Nunziante Scibelli, vittima innocente di una faida di camorra, e dell’associazione La Forza del Silenzio, realtà che a Casal di Principe, in un immobile appartenuto al boss “Sandokan” Schiavone, svolge da anni uno straordinario lavoro a beneficio di ragazzi affetti da autismo.

Un’ulteriore attività l’abbiamo messa in campo a beneficio dell’infanzia, con un'imponente azione culturale. Tale iniziativa si è articolata in due forme: la donazione di 270 libri e materiale educativo a bambini e minori familiari delle vittime innocenti della criminalità e la produzione di video di lettura dialogica per bambini e i loro genitori e per tutti coloro che abitualmente frequentano i nostri punti lettura Nati per Leggere, dislocati nel territorio campano. Ognuno di essi è intitolato a vittime della violenza criminale uccise in tenera età. Anche quest’ultimo progetto, come il sostegno alle cooperative che producono dispositivi di protezione individuale, guarda sia al presente che al futuro, tenuto conto che il distanziamento sociale impedisce l’aggregazione fisica tipica dei punti lettura. Sul nostro canale Youtube e sulla nostra pagina Facebook stiamo pubblicando in questi giorni diversi video realizzati da esperti, che consentono ai bambini e alle loro famiglie di immergersi nelle storie, di abbracciarle, di dare parole al mondo.

A qualificare il tutto, il nostro Comitato Scientifico, presieduto da Enrica Amaturo, ha voluto promuovere un progetto su mafie e Coronavirus per studiare, in maniera analitica e con il contributo di vari docenti universitari e rappresentanti del mondo delle professioni, le cui riflessioni sono pubblicate proprio sul sito del Mattino nello spazio curato dalla Fondazione Polis, gli inevitabili intrecci che legano le organizzazioni criminali e le conseguenze di questa grave emergenza.

Abbiamo inoltre raccolto in un apposito documento, in un’ottica di affiancamento dei familiari delle vittime e dei gestori dei beni confiscati, le varie misure adottate dal Governo nazionale e da quello regionale per contrastare i diversificati effetti, spesso disastrosi, generati dalla pandemia.

Il nostro lavoro continua, con l’auspicio di poter tornare quanto prima a una situazione di maggiore serenità e normalità, sempre all’insegna dei valori della memoria e dell’impegno. Il nostro compito, anche a distanza, è stare concretamente vicini ai familiari delle vittime innocenti della criminalità e delle organizzazioni che gestiscono i beni confiscati. Lo ha ribadito il nostro presidente don Tonino Palmese in occasione dell’omicidio del poliziotto Lino Apicella, presso la cui famiglia ci siamo già attivati per mettere in campo tutte le iniziative necessarie a garantire un concreto ed efficace aiuto.

Segretario Generale Fondazione Polis
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