Giancarlo Siani, oggi a Torre Annunziata la Mehari del giornalista

Giancarlo Siani, oggi a Torre Annunziata la Mehari del giornalista
Giovedì 17 Settembre 2015, 17:09 - Ultimo agg. 21 Settembre, 10:30
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Un grande corteo, formato da tutti gli studenti delle scuole di Torre Annunziata, sfila per le strade cittadine, aperto dalla Mehari di Giancarlo Siani che, per l'occasione, torna a Torre Annunziata in occasione del trentennale della morte del cronista. La città ricorda così il giovane inviato de «Il Mattino», ucciso da due sicari la notte del 23 settembre 1985. La manifestazione al liceo statale «Pitagora - Croce», scuola che ha organizzato l'evento.



Prima del corteo, alle ore 9 un breve dibattito con il procuratore della Repubblica Armando D'Alterio, che condusse l'inchiesta sull'assassinio di Siani, il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, l'assessore alla Cultura del Comune, e amico di Siani, Antonio Irlando, il tenente colonnello dei carabinieri Antonio Petti, comandante del Comando Gruppo dell'Arma di Torre Annunziata, il vicequestore di Napoli, Vincenzo Gioia.



Prevista la partecipazione dell'assessore regionale all'Istruzione, Lucia Fortini. Il corteo, un momento di sensibilizzazione e di speranza, vede la partecipazione di tutte associazioni sportive del territorio e le parrocchie cittadine, attraversando le strade della città per poi terminare in piazza Imbriani, mentre la Mehari, insieme a diverse auto, proseguirà il suo cammino fino al quartiere di Rovigliano.



«La manifestazione in programma e le iniziative messe in campo in questi anni - afferma Benito Capossela, dirigente scolastico del "Pitagora Croce" - sono la conferma della crescita di un nuovo grande soggetto collettivo che ha fatto sua la battaglia per la legalità.
Gli studenti di Torre Annunziata rappresentano ormai un'onda irrefrenabile del cambiamento, con cui tutti sono chiamati a confrontarsi. Sono certo che la futura classe dirigente della città, da essi rappresentata, riuscirà a dare un cambiamento importante e spero decisivo per debellare la criminalità».