«Leggendo CresceRai», nove punti lettura per i bambini dei quartieri a rischio

«Leggendo CresceRai», nove punti lettura per i bambini dei quartieri a rischio
di Enrico Tedesco e Salvatore Buglione
Lunedì 18 Luglio 2016, 20:25
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Fabio De Pandi, Barbara Sellini, Nunzia Munizzi, Angelo Riccardo, Nicola Nappo (nomi di cui facciamo memoria nel solo mese di luglio) e tanti altri ancora. Bambini e giovanissimi sottratti alla vita e all'avvenire per mano di una criminalità che non risparmia il presente e il futuro della nostra città e della nostra regione. Proprio un anno fa, su questo portale, la Fondazione Polis ha presentato il dossier “La strage degli innocenti”, che racconta le storie di 36 vittime di criminalità: 24 bambini tra 0 e 12 anni e altri 12 ragazzi che non avevano ancora compiuto la maggiore età. Nello stesso tempo, il recentissimo rapporto “Criminalità e sicurezza a Napoli”, curato dai professori Giacomo Di Gennaro dell'Università Federico II e Riccardo Marselli dell'Università Parthenope, ha evidenziato che Napoli è la città metropolitana italiana con il maggiore indice di criminalità violenta e con una forte presenza della delittuosità minorile.

Tutto ciò a conferma che la strage degli innocenti non riguarda soltanto i bambini e i minori uccisi dalle mafie, ma anche coloro che vengono arruolati nelle organizzazioni criminali, compromettendo inevitabilmente ogni speranza di riscatto. Partendo dall'analisi congiunta di dati che riguardano i minori vittime dei reati e quelli che invece sono autori degli stessi (la faida dei baby boss non accenna a placarsi, tanto da ispirare la prossima serie della fiction “Gomorra”, nonostante gli arresti, 20 dei quali solo nello scorso mese di maggio), la Fondazione Polis vuole dare risposte concrete, che guardano al futuro. Insieme alla quotidiana attività di sostegno alle vittime innocenti della criminalità e di valorizzazione dei beni confiscati alla camorra, abbiamo voluto sviluppare idee e progetti mirati all'infanzia e allo sviluppo dei bambini fin dai primissimi giorni di vita.

In tale ottica va inquadrata l'iniziativa “Leggendo CresceRAI”, frutto di una collaborazione con la sede regionale della RAI. Grazie alla raccolta fondi effettuata con i proventi dell'edizione 2016 dello spettacolo “Made in Sud”, sono stati da poco avviati nove punti lettura per bambini da zero a sei anni (e per le loro mamme), in altrettanti quartieri della città. Il progetto vede il coinvolgimento della Fondazione Pellegrini a Montesanto (a pochi passi dalla stazione intitolata a Petru Birladeanu, vittima innocente della criminalità); di Pianoterra onlus al Rione Sanità; della Parrocchia SS. Giovanni e Paolo a piazza Ottocalli; della Biblioteca Annalisa Durante a Forcella; dell'Ufficio Vaccinazioni presso il Consultorio Vomero – Arenella; dell'associazione Figli in Famiglia a San Giovanni a Teduccio; della Parrocchia San Francesco Caracciolo a Miano; della Casa del Giovane intitolata a Gigi Sequino e Paolo Castaldi (anch'essi vittime innocenti di camorra) a Pianura; dell'Istituto penitenziario minorile di Nisida.

A partire da settembre, sarà attivo un ulteriore punto lettura presso la cooperativa sociale Il Quadrifoglio, in via Diocleziano. Abbiamo voluto promuovere questo progetto perché crediamo che il primo e fondamentale passo per radicare la cultura della legalità nel nostro territorio sia investire sui bambini e le loro famiglie, soprattutto nei contesti caratterizzati da un forte disagio sociale. I risultati di tale investimento, come faceva notare il Premio Nobel per l'Economia James Heckman, sono certi ed efficaci. Li vedremo non subito, ma tra vent'anni. Intanto, avremo sottratto alla strada e alle maglie della delinquenza le nuove generazioni, che sapranno scegliere da che parte stare. Oggi, troppi ventenni sono leader dei clan di camorra. Le strade della città sono spesso luoghi di scontro tra ragazzi. Vogliamo coltivare il sogno che in un tempo non lontano diventino luoghi di confronto. E poi trasformare questo sogno in un obiettivo realmente raggiungibile. Sconfiggere la camorra significa innanzitutto impedirle di esercitare il suo fascino perverso sui giovani del domani, che sono i bambini di oggi. Su di loro vogliamo puntare. Per guardare al futuro. E per dare un senso compiuto all'impegno del presente.
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