Il coordinamento dei familiari
e l'omaggio alle vittime innocenti

Il coordinamento dei familiari e l'omaggio alle vittime innocenti
di Carmen Del Core *
Lunedì 16 Settembre 2019, 06:00
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Da tre mesi ho l'onore di guidare il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, un'associazione che riunisce, sotto i comuni valori di legalità e giustizia, i familiari degli innocenti colpiti dalla violenza criminale.

Desidero innanzitutto ringraziare gli iscritti al sodalizio per avermi affidato questo incarico e su tutti i miei due predecessori, Lorenzo Clemente, marito di Silvia Ruotolo, uccisa da un proiettile vagante durante un agguato di camorra a Salita Arenella l'11 giugno 1997, e Alfredo Avella, papà di Paolino, ucciso all'uscita della scuola a San Sebastiano al Vesuvio il 5 aprile 2003 durante un tentativo di rapina al suo motorino.

In tutti questi anni (il Coordinamento nasce nel 2007), la nostra azione è stata finalizzata a garantire pari dignità a tutte le vittime, a prescindere dalla mano omicida. Si tratta di una tematica che sento in modo particolare, perché mio fratello Daniele è una di quelle vittime della criminalità cosiddetta comune, in quanto fu ucciso, a soli 18 anni, il 28 ottobre 2006 a Pozzuoli, non a seguito di un raid di camorra ma da un coetaneo nel tentativo di difendere l'amico Loris Di Roberto (morto anch'egli 8 giorni dopo) da un'aggressione.

Quando parliamo di pari dignità, facciamo riferimento sia al versante della memoria che a quello della tutela giuridica, argomento molto delicato e complesso, che ha visto, appunto, nel corso del tempo, una evidente e ingiusta distinzione tra vittime di criminalità organizzata e vittime di criminalità comune. L'impegno del Coordinamento, di concerto con la Fondazione Polis della Regione Campania, continuerà ad essere orientato nella direzione del superamento di questa contrapposizione, al fine di pervenire ad una sistematizzazione del panorama normativo dedicato all'ambito della vittimologia. Basti pensare che l'Unione Europa chiede, a ciascuno degli Stati membri, l'equiparazione giuridica tra tutte le vittime dei reati intenzionali violenti dall'ormai lontano 2004, con la Direttiva n.80/2004, i cui principi, non a caso, sono stati ripresi dalla Legge Regionale n.11 del 2004, che disciplina le misure di intervento a favore delle vittime innocenti della criminalità in Campania.

Nostro obiettivo è anche la valorizzazione della memoria. Pochi giorni fa sono stata, insieme ai rappresentanti della Fondazione Polis e di Libera, presso la Stele della Memoria, il monumento dedicato a tutte le vittime innocenti della criminalità ideato e realizzato a seguito della Giornata della Memoria e dell'Impegno svoltasi a Napoli il 21 marzo 2009. Alcuni ragazzi dei campi estivi di Libera, nell'ambito di un progetto sui temi della giustizia riparativa, hanno restituito volontariamente al decoro gli spazi su cui insiste la Stele, che versavano in un evidente stato di degrado. Sta a noi tutti, ora, istituzioni, familiari delle vittime e società civile, raccogliere quella lezione e fare in modo che i luoghi di memoria siano davvero tali, che il sacrificio dei nostri cari venga onorato non soltanto a parole ma con fatti concreti.

In tal senso, Fondazione Polis, Libera e Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità hanno promosso un'iniziativa di grande impatto per la città e tutto il territorio regionale. Il prossimo 23 settembre, in occasione del 34esimo anniversario dell'omicidio di Giancarlo Siani, al Palazzo delle Arti di Napoli inaugureremo la “Sala della Mehari di Giancarlo Siani – Sala della Memoria”, un connubio di grande valore artistico e culturale tra la Mehari di Giancarlo, simbolo di legalità e della libertà di stampa, e la mostra NONINVANO, contenente le foto delle nostre vittime e già affissa negli ultimi quattro anni a Napoli (a Palazzo Santa Lucia e a Palazzo Reale), a Caserta (alla Reggia) e a Casal di Principe (a Casa Don Diana, bene confiscato alla camorra).

Sono nomi che diventano volti. Nomi e volti da non dimenticare. E per i quali il nostro impegno continua, senza sosta.

* Presidente del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità
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