Crisanti col Pd, Bassetti rinuncia alle urne: virologi tra palco e politica

Dalle corsie degli ospedali ai salotti televisivi il passo è stato breve, per i virologi. E ancor più breve, per qualcuno di loro, è stato l'approdo nelle liste dei candidati alle Politiche

Crisanti col Pd, Bassetti rinuncia alle urne, Lopalco schierato in Puglia: virologi tra palco e politica
Crisanti col Pd, Bassetti rinuncia alle urne, Lopalco schierato in Puglia: virologi tra palco e politica
di Andrea Bulleri
Mercoledì 17 Agosto 2022, 06:36 - Ultimo agg. 18 Agosto, 19:08
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Invitati (in tv), invocati, interrogati come oracoli nelle fasi più acute della pandemia. Spesso tirati per la giacchetta da una parte e dall'altra, per giustificare o al contrario contestare questa o quella decisione del governo in campo sanitario. Dalle corsie degli ospedali ai salotti televisivi il passo è stato breve, per i virologi. E ancor più breve, per qualcuno di loro, è stato l'approdo nelle liste dei candidati alle Politiche. L'ultimo a spiccare il salto in direzione del Parlamento è Andrea Crisanti, 67 anni, microbiologo e direttore del dipartimento di biologia molecolare dell'Università di Padova. Il 25 settembre, il professor Crisanti sarà in campo con il Pd: capolista al Senato nella circoscrizione Europa (e dunque con la ragionevole certezza di ottenere il seggio).

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È una delle sorprese tirate fuori dal cilindro dal segretario Enrico Letta lunedì notte, alla presentazione delle liste.

Perché quella di Crisanti, nei mesi scorsi, è stata una delle voci più critiche sulla gestione del Covid da parte dell'esecutivo Draghi. Definito dal microbiologo un «governo di apprendisti stregoni in fase di improvvisazione», quando, lo scorso dicembre, il ministero della Salute (con al vertice Roberto Speranza, alleato del Pd) decise di cancellare l'obbligo di quarantena per i vaccinati. «Non sono mai entrato in polemica con Speranza chiarisce oggi Crisanti Penso sia stato vittima di un sistema fatto di tecnici scelti prima del suo arrivo».

Poi spiega la scelta di scendere nell'agone politico: «Ritengo che l'Italia, mai come in questo momento, abbia bisogno di contributi tecnici e scientifici per risolvere una crisi che si sovrappone a vari livelli». E «penso aggiunge che sia il momento che i tecnici si cerchino i voti». Sulla vicinanza ai dem, Crisanti dice di riconoscersi «nei valori e negli ideali dell'impegno sociale», motivo per cui rivela di essere iscritto al Pd di Londra (dove il professore ha fatto ricerca all'Imperial College per un lungo periodo) «da diversi anni».
Una discesa in campo che non piace a Matteo Renzi («con lui chiusi in casa al primo raffreddore») né a Matteo Salvini: «Il televirologo Crisanti candidato col Pd: credo che ora si capiscano tante cose», lo attacca su Twitter il capo della Lega. «Anche da questo tweet si capiscono molte cose ribatte il segretario dem Letta Tipo che per fortuna l'Italia non è stata governata da Salvini durante il Covid». Mentre il diretto interessato replica al leader del Carroccio: «Credo che gli errori che ha già fatto, in sanità come in politica estera, siano la garanzia di quelli che potrà fare se avrà la possibilità di governare».

GLI ALTRI NOMI

Battibecchi a parte, a pochi giorni dalla presentazione ufficiale delle liste quel che è certo è che Crisanti non sarà il solo a tentare il passaggio dai laboratori delle università agli scranni parlamentari. E già sono in molti a prevedere che la voce dei virologi, per il momento allontanati dai riflettori dal calo dei contagi, possa tornare centrale proprio nel bel mezzo della campagna elettorale e in vista dell'autunno, quando la curva dei contagi si teme potrebbe tornare a crescere.

Sempre nel centrosinistra (ma sotto le insegne dei Democratici e progressisti di Roberto Speranza) correrà infatti l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco. Sarà schierato in Puglia regione della quale è già stato assessore alla Salute, per poi dimettersi in polemica con Michele Emiliano , in un collegio uninominale. Mentre ha smentito ogni interesse a correre il virologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del San Martino di Genova, da molti annunciato come in procinto di entrare in partita col centrodestra. «Non mi candido chiarisce Bassetti Sono contento di fare il medico e il professore universitario». Ma sull'ipotesi di vedersi indicato come prossimo ministro della Salute, non chiude la porta: «Vedremo cosa succederà». E Walter Ricciardi, docente di Igiene alla Cattolica e responsabile Sanità di Azione? «Non ha mai chiesto di essere candidato e non lo sarà», taglia corto Carlo Calenda.

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