La seconda ragione: accreditare Conte come un leader capace di decisioni autonome e con una forte personalità può risultare utile nel caso in cui il Movimento, per rastrellare più voti e aumentare la propria offerta politica, decidesse di far scendere Conte in campo alle prossime elezioni politiche (previste per l’autunno) alla guida di una lista civica nazionale che poi, dopo il voto, andrebbe ad allearsi in Parlamento con i 5Stelle.
Ipotesi e soluzioni difficili. C’è chi dice improbabili. Ma nella battaglia senza esclusione di colpi con la Lega e per provare a risalire la china, il Movimento sta esplorando anche questa pista. E Conte decisionista è un ingrediente che può risultare utile, come dimostrano alcuni sondaggi riservati che hanno quotato Conte “niente male”, sussurrano a palazzo Chigi.