G20, Conte: Covid non freni la lotta sul clima, il mondo è a un bivio.
Energia green motore ripresa Italia

G20, Conte: Covid non freni la lotta sul clima, motore per la ripresa
G20, Conte: Covid non freni la lotta sul clima, motore per la ripresa
Domenica 22 Novembre 2020, 14:28 - Ultimo agg. 19:15
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La pandemia di Coronavirus non freni la lotta sul clima. L'energia verde è un motore di crescita. Questo il messaggio di Conte intervenuto alla sessione di apertura del G20.

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Il Covid e gli investimenti sulla salute pubblica

Dobbiamo affrontare la terribile prova imposta dal Covid-19 investendo nella salute pubblica: è un imperativo morale e sociale oltre che politico. Usciremo dalla crisi solo concependo «un nuovo inizio», ponendo la persona al centro degli sforzi sulle sfide globali, ha detto il premier. L'impegno italiano su queste prerogative continuerà con l'assunzione della Presidenza G20 per il prossimo anno: l'Italia promuoverà uno sforzo coordinato per superare la crisi economica, con particolare riguardo ai Paesi più vulnerabili, ha spiegato.

«La sfida sul clima ci pone di fronte a un bivio»

«Le sfide che stiamo affrontando oggi sono tra le più urgenti del nostro tempo.

La minaccia esistenziale rappresentata dal cambiamento climatico, il degrado del suolo e il declino della biodiversità globale ci hanno già portato a un bivio, che determinerà se siamo in grado di salvaguardare il nostro pianeta e costruire un futuro sostenibile», ha detto poi Conte.

«Sono convinto che il G20 possa guidare il mondo nella giusta direzione. In qualità di Paese che ha la Presidenza del 2021, cercheremo di sottolineare il ruolo chiave di questo Forum nel consentire accordi ambiziosi e lungimiranti nel quadro delle tre Convenzioni di Rio su clima, biodiversità e desertificazione». 

«Gli impatti della pandemia sui nostri sistemi sociali ed economici non dovrebbero influire sulla nostra determinazione ad affrontare queste sfide. Dovrebbero piuttosto spingerci a riconoscere che gli attuali sistemi economici, finanziari e produttivi non tengono adeguatamente conto dell'emergenza climatica e ambientale. L'UE ha compiuto un passo importante in questa direzione attraverso la sua Next Generation EU, che dedicherà almeno il 37% delle sue risorse finanziarie a investimenti verdi».

«Energia verde motore per la ripresa dell'Italia»

Dobbiamo sforzarci por trasformare in realtà la rapida attuazione dell'accordo di Parigi. L'Italia è fortemente impegnata a raggiungere l'uscita dal carbonio entro il 2050. Useremo questo obiettivo come motore e bussola per la nostra ripresa», ha sottolineato Conte.

«Ci impegniamo per il pieno successo della COP26, che sarà presieduta dal Regno Unito in collaborazione con l'Italia. In questo contesto, l'Italia ospiterà un evento innovativo, che consentirà ai giovani di tutto il mondo di scambiare opinioni, idee e persino critiche - si spera, in uno spirito costruttivo - con negoziatori e ministri presenti alla pre-COP».

«Abbiamo bisogno di una nuova visione per il mondo di domani, e non c'è dubbio che i giovani abbiano il diritto di dare un contributo decisivo a questo processo. Come Presidenza del G20, l'Italia si concentrerà sul nesso clima-energia e su come realizzare rapide transizioni verso un futuro a emissioni zero». «La nozione di economia circolare, base concettuale della proposta saudita per una piattaforma di 'Carbon Circular Economy', avrà un ruolo nel portare avanti questa transizione. Tuttavia, non si può evitare di affrontare l'urgente necessità di ridurre le emissioni. Questo deve essere il fulcro di tutti gli sforzi per combattere il cambiamento climatico». «Cercheremo quindi di promuovere - ha aggiunto - la diffusione di tecnologie pulite ed efficienti, con particolare attenzione alla modernizzazione dei centri urbani, comprese le città intelligenti, e alla promozione delle condizioni per un futuro verde, che crea occupazione e sostenibile».  «Noi, come G20, dobbiamo dare prova di leadership nel rendere tutto ciò una realtà, poiché le nostre azioni contano e si faranno sentire forti, ad alta voce, nel resto del mondo».

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