Conte frena sul dossier Libia. E la sicurezza spacca i 5Stelle

Conte frena sul dossier Libia. E la sicurezza spacca i 5Stelle
Conte frena sul dossier Libia. E la sicurezza spacca i 5Stelle
di Marco Conti
Martedì 18 Febbraio 2020, 08:02
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Archiviata la suggestione del Conte-ter, contro il quale Renzi continua a scagliarsi, a palazzo Chigi sono tornati i responsabili, intesi non come voltagabbana ma come delegati dai partiti della maggioranza, per discutere ai vari tavoli di lavoro che anche ieri si sono riuniti a palazzo Chigi. Il più complicato, dopo quello sui temi della giustizia, è quello che dovrebbe portare ad una profonda riscrittura dei decreti sicurezza che sono stati la bandiera del precedente governo e soprattutto di Salvini.

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LE FIRME
Al presidente del Consiglio è toccato il compito di illustrare i punti di intervento messi nero su bianco dal ministro Luciana Lamorgese e ispirati alle considerazioni a suo tempo contenute nelle lettere attraverso le quali il Capo dello Stato ha accompagnato la firma dei due decreti. Una partenza, quella del presidente Conte, molto cauta che però ha dovuto fare i conti con le attese dei presenti. Al tavolo, per Iv, erano presenti i parlamentari Gennaro Migliore e Laura Garavini, ma stavolta a puntare i piedi non si sono trovati soli.

Anzi, su alcune questioni sono stati scavalcati dalla senatrice De Petris (Leu) e anche dal Pd che oltre al ministro Guerini era rappresentato dalla Pinotti e da Mauri. Decisivo a smuovere le cautele del premier è stato l'intervento del grillino Giuseppe Brescia - molto vicino a Roberto Fico - che ha alla fine costretto Conte a prendere atto della richiesta di andare oltre le osservazioni di Mattarella e a promettere una nuova riunione nella quale il ministro dell'Interno dovrebbe arrivare con due schemi normativi: uno più strettamente legato alla sicurezza e l'altro all'immigrazione.

In discussione è anche entrato il memorandum con la Libia che è stato di recente rinnovato. Su questo punto il pressing è arrivato da Fratoianni (Leu) e Migliore (Iv). Conte ha provato a resistere, ma ha poi proposto l'apertura di un nuovo tavolo che vedrà coinvolti non solo il ministro della difesa Guerini, ma anche quello degli Esteri Di Maio.
Dopo tre ore di riunione l'intesa politica sembra esserci anche se la traduzione in norme delle misure riserverà sicuramente qualche sorpresa. Anche perché le resistenze di Conte a radicali cambiamenti svela l'intenzione di palazzo Chigi di non rinnegare completamente il lavoro fatto dal precedente governo. Resistenze che si riscontrano soprattutto in quella parte del M5S che da tempo guarda più a Salvini che al Pd. Ed infatti, poco dopo la riunione, tocca a Vito Crimi precisare la linea del M5s. Il capo politico pro tempore del M5S, nonchè vice de Lamorgese, verga una nota che di fatto esplicita la spaccatura esistente nel Movimento quando sostiene che «tornare indietro significherebbe vanificherebbe i risultati ottenuti sinora».

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Ma se per il renziano Migliore «i decreti sicurezza sono stati il punto più basso della produzione legislativa del Conte 1» e Leu ne chiede «la cancellazione», è evidente che un nuovo braccio di ferro si profila all'orizzonte. A premere per una «chiara discontinuità» è però anche il Pd che su alcune questioni, dalla multa alle Ong ai permessi lavoro per i migranti, non intende cedere.

Quando si tratta di rivedere provvedimenti a suo tempo votati dal M5S con la Lega, riemergono le differenti sensibilità e si contrappongono la tenacia grillina a non smentire il lavoro fatto in un anno e la voglia del resto della maggioranza di riaffermare la fine della stagione populista. Stavolta però l'argomento fa riemergere nel Movimento quella fronda che a suo tempo contestò i decreti Salvini che portarono alle prime espulsioni di parlamentari e ad un voto in Aula che Di Maio faticò non poco a governare. Ancora una volta il governo potrebbe decidere di lasciare al Parlamento il compito di emendare il testo introducendo quelle misure che Pd, Iv e Leu pretendono e che il M5S non intende concedere. Almeno per ora.

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