Coronavirus, Bellanova: buoni spesa insufficienti, servono misure serie

Coronavirus, Bellanova: buoni spesa insufficienti, servono misure serie
Coronavirus, Bellanova: buoni spesa insufficienti, servono misure serie
Domenica 29 Marzo 2020, 20:33 - Ultimo agg. 20:59
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Per il ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova il piano di aiuti alimentari per l'emergenza Coronavirus annunciato da Conte ieri sera non è abbastanza. «L'emergenza alimentare - spiega - è un tema serissimo, per questo dico che alla drammaticità del tema deve corrispondere la serietà delle misure». Il ministro chiede una «regia nazionale», un coordinamento centralizzato «perché non tutto si può scaricare sulle spalle dei Comuni e può essere affrontato e risolto con i soli buoni pasto. Non dobbiamo perdere tempo in sindromi da annuncite».

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«Un dato è evidente, dice ancora il ministro: la platea delle persone più fragili è destinata tragicamente ad ampliarsi. Penso a figure differenti: quelle che fino a ieri erano occupate nelle collaborazioni domestiche, ad esempio, e che adesso sono costrette a rimanere a casa, quelli occupati nei lavori saltuari, quelle partite Iva che se non lavorano, e non guadagnano, non sanno già adesso come fare. Per questo - aggiunge - ho parlato di un segnale immediato che deve arrivare a queste persone, e continuo a ritenere come essenziale una regia nazionale, un coordinamento centralizzato perché non tutto si può scaricare sulle spalle dei Comuni e può essere affrontato e risolto con i soli buoni pasto».

«Non dobbiamo perdere tempo in sindromi da annuncite - dice - È necessaria una mappatura puntuale delle situazioni; il coinvolgimento attivo degli enti caritativi e del terzo settore, della distribuzione; la messa a punto di strumenti capaci di sostegno quanto più puntuale ma anche discreto perché sappiamo quanto possa essere difficile confessare di non avere da mangiare; il rafforzamento del Tavolo indigenti, con cui intendo confrontarmi quanto prima. Noi abbiamo un obbligo, conclude il ministro: garantire le persone, non esporle. E dobbiamo garantire tutti».

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Coldiretti ha messo nero su bianco la situazione di necessità di cibo con l'elaborazione di una "Mappa della Fame" regione per regione sulla base degli aiuti agli indigenti in Italia su dati Relazione annuale Fead del giugno 2019.
Dalla classifica della povertà, l'amara leadership va alla Campania con oltre 530 mila persone (20%) che hanno bisogno di aiuto per mangiare, seguita sul triste podio dalla Sicilia (364 mila, 14%) e dalla Calabria, terza, con (283 mila, 11%). Ma la crisi, oltre ad essere generalizzata nell'intero Mezzogiorno, non è particolarmente buona nel Lazio, al quarto posto (263 mila, 10%) e in Lombardia, quinta (235 mila, 9%). Scendendo lungo il territorio, subito dopo le prime cinque regioni, troviamo il Tacco d'Italia, la Puglia che registra 175.684 persone (7%). Il Piemonte è a 135.943, 5%. 
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