Coronavirus, positivo viceministro Salute Sileri: mia moglie e mio figlio stanno bene

Coronavirus, positivo il viceministro della Salute Sileri: «Mia moglie e mio figlio stanno bene»
Coronavirus, positivo il viceministro della Salute Sileri: «Mia moglie e mio figlio stanno bene»
Sabato 14 Marzo 2020, 13:51 - Ultimo agg. 15 Marzo, 10:45
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Il contagio da coronavirus colpisce anche il governo: dopo la positività della viceministra all'Istruzione Anna Ascani, ha annunciato di essere stato contagiato anche il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. «Alcuni giorni fa ho avuto un contatto con un sospetto positivo. Appena mi sono accorto di avere dei sintomi mi sono isolato ed ho iniziato a lavorare a pieno ritmo da remoto. Test positivo - ha dichiarato - Ho seguito da subito tutti i protocolli come indicato dal Ministero della Salute. Mia moglie ed il piccolo stanno ancora bene, e seppur nella stessa casa, abbiamo diviso gli ambienti. Io e mia moglie siamo tornati a telefonarci come all’inizio della nostra storia! e ci facciamo forza insieme».

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Il caso di Sileri si aggiunge a quello della viceministra dell'Istruzione Anna Ascani. Alla Camera, inoltre, si registrano anche i casi positivi di Luca Lotti (Pd) e Edmondo Cirielli (FdI, trasferito oggi in ospedale. «Ho attenzionato tutti miei collaboratori e le persone con cui sono venuto in contatto, sempre come da protocolli sanitari. Tutti stanno bene - spiega Sileri - Riflettevo che in questi mesi da quando è iniziata questa guerra non ho avuto il tempo di vedere cosa accadeva intorno inclusa la mutevole natura. Vedrò dalla finestra sbocciare il glicine per l’imminente primavera. Il mio impegno non viene assolutamente meno. Ancora una volta voglio ringraziare il Sistema Sanitario Nazionale, medici e infermieri che stanno dando orgoglio al nostro Paese. C’è una sola possibilità: essere responsabili, coraggiosi e solidali e ce la faremo tutti insieme».

Ha poi detto Sileri attraverso Facebook: «Innanzitutto posso dire che sto bene: è chiaro che la sera i sintomi diventano un po' più forti come può essere una fortissima influenza ma, ovviamente, vedremo poi nei prossimi giorni come andrà. Devo misurare la febbre, accortezze quotidiane come, ovviamente, la lontananza da mia moglie e mio figlio e aspettiamo, vediamo giorno per giorno ciò che accade. Una cosa è certa, si continua a lavorare a pieno regime, anche da casa. Ringrazio i miei collaboratori che riescono a svolgere un lavoro impeccabile anche a distanza. Un grazie particolare a tutti coloro che mi hanno mandato dei messaggi, so che l'affetto - del quale sono lusingato - è un affetto molto più ampio destinato a tutti coloro che quotidianamente stanno combattendo questa guerra, a coloro che si sono ammalati, a coloro che non ce l'hanno fatta e alle loro famiglie. L'Italia vincerà questa guerra grazie alla responsabilità, all'amore, alla solidarietà, verrà fuori tutta la resilienza di questo popolo».

 

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