De Luca lancia l'allarme: «Gente rilassata, l'epidemia è dietro l'angolo»

De Luca lancia l'allarme: "Noto pericoloso rilassamento, l'epidemia è dietro l'angolo"
De Luca lancia l'allarme: "Noto pericoloso rilassamento, l'epidemia è dietro l'angolo"
Lunedì 6 Luglio 2020, 13:59 - Ultimo agg. 16:02
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Vincenzo De Luca lancia l'allarme. Il presidente della Regione Campania nel suo intervento al convegno di Industria Felix a Napoli ha dichiarato: «Noto un rilassamento estremamente pericoloso. Qui rischiamo di trovare l'epidemia dietro l'angolo». E ha aggiunto: «Io vado in giro con la mascherina, anche quando il sole batte, e sembro un monaco trappista. Sta prevalendo un nuovo senso comune: chi indossa la mascherina sembra un extraterrestre»

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«Abbiamo retto tre mesi durante la pandemia, poi è ricominciata in politica la balcanizzazione e il pollaio permanente, la mancanza di razionalità nell'azione pubblica». De Luca ha spiegato che in Italia è tornata «la logica del fare finta e del mezzo mezzo, del non decidere mai fino in fondo senza poi fare una verifica dei risultati di quello che si propone. L'epidemia avrebbe dovuto spingerci a cambiare tutto e per due o tre mesi abbiamo avuto la sensazione di potere e dovere cambiare le gerarchie dei valori, la qualità della politica delle istituzioni, poi sono tornati l'accapigliamento continuo e gli ideologismi. Non so se riusciremo mai a liberarci di questi vizi».

«Voglio lanciare per la Campania e il Mezzogiorno il modello Olanda: defiscalizzazione totale per i nuovi investimenti e detassazione per gli utili d'impresa». Lo ha annunciato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso del suo intervento al convegno Industria Felix a Napoli. «Gli olandesi - ha detto - fanno operazioni al limite della pirateria, ma quelle sono entrate aggiuntive e perché non dovremmo quindi decidere per chi investe e crea occupazione di aderire a questa proposta per il Sud?». 
 

«La situazione nazionale vede l'Italia fare debiti in maniera imponente. Ricordo che i debiti prima o poi si pagano e non bisogna perdere l'obiettivo di fondo: creare ricchezza e lavoro non dare solo contributi all'infinito», ha continuato il governatore sottolineando come l'azione del governo «è contrassegnata da un orientamento sul debito che se prosegue oltre l'emergenza non va bene, in più ci sono tempi decisionali incongruenti rispetto all'economia. Logica dei bonus va bene nell'emergenza non può diventare una regola. I contributi si danno per fare pil e accrescere l'occupazione ma intanto abbiamo visto la cassa integrazione e le garanzie sul credito bancario applicate in maniera bizarra. Il Paese è esitante anche su cose come il Mes che andava preso immediatamente». 

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