Matteo Renzi ha parlato della battaglia in Parlamento sul Ddl Zan in un'intervista a Repubblica. Le proposte di modifica al Ddl di Italia Viva hanno trovato d'accordo la Lega di Matteo Salvini e per questo sono nate nuove polemiche. «Se andiamo sotto su un emendamento a scrutinio segreto, questa legge è morta e ne riparliamo tra anni. E quanti ragazzi gay soffriranno per la mancanza di questa legge? Voglio evitare questo rischio - aggiunge - Ma per fare le leggi servono i voti dei senatori, non i like degli influencer. Chi vuole una legge trova i numeri, chi vuole affossarla trova un alibi. Per ora la questione è sempre la stessa, il contrasto tra massimalisti e riformisti. I massimalisti fanno i convegni, i riformisti fanno le leggi. Preferisco un buon compromesso a chi pensa di avere ragione solo lui ma non cambia le cose», ha detto Renzi.
Ddl Zan, i nodi
«Se la destra vota a favore di una legge del genere significa che è una destra europea.
Con lo scrutinio segreto la legge rischia, forse conviene a tutti andare a vedere le carte. Il Pd deve decidere se andare alla conta rischiando di affossarla o tentare un accordo,Salvini se emulare Orban o tentare un accordo. Io sono da sempre per l'accordo#RenziGiornale #ddlZan
— Matteo Renzi (@matteorenzi) July 2, 2021