Non è ufficiale ma ormai è chiaro a tutti, visto l’andamento dell’epidemia, che per elezioni amministrative - venti milioni di italiani chiamati al voto in primavera a Roma e in altre grandi città - ci sarà uno slittamento a ottobre. Ammesso che il morbo lo permetta. Già si pensa a una data, il 2 ottobre. I partiti aspettano di sapere se davvero le urne si apriranno dopo l’estate e il rinvio sembra aiutare perché l’attuale stallo nelle scelte dei candidati sindaci avrà più tempo per essere risolto. Nessuno ammette pubblicamente che punta al rinvio, ma tutti sanno che la probabilità dello slittamento è altissima. Nei prossimi giorni si deciderà.
Elezioni comunali a Roma, Bertolaso: «Non mi candido»
La Capitale
Nel frattempo, per quanto riguarda Roma e la caccia al candidato di centrodestra, scende l’opzione del manager sportivo Andrea Abodi, voluto da Fratelli d’Italia ma non da Lega e Forza Italia, e sale di nuovo la carta Guido Bertolaso.
La situazione
Si può fare? A Zingaretti converrebbe puntare su Roma, perché rischia nel frattempo di essere defenestrato da segretario del Pd in piena crisi congressuale e di indirizzo. Ma lui resiste ancora alla tentazione capitolina. E si continua, nel Pd, ad aspettare che si decida Gualtieri a fare il grande passo verso la candidatura a sindaco. Unica certezza è che, nonostante la Raggi, che al tentativo di bis non vuole rinunciare per nessuna ragione, tra dem e stellati in qualche modo anche a Roma, al ballottaggio, ci sarà convergenza e in alcune delle altre città l’intesa sarà anche prima. Sempre più vicina a concretizzarsi la candidatura di Roberto Fico a sindaco di Napoli, in chiave rossogialla, e quella di Claudio Marchisio - sì, lui, il calciatore - a Torino.