Elezioni politiche, come si vota? La scheda come sarà? La guida al 25 settembre

Elezioni politiche, come si vota? La scheda come sarà? La guida al 25 settembre
Martedì 13 Settembre 2022, 18:02 - Ultimo agg. 14 Settembre, 09:22
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Domenica 25 settembre, dalle 7 alle 23, si vota per il rinnovo della Camera di Deputati e del Senato della Repubblica. In seguito all'approvazione della legge costituzionale dell'ottobre 2020 sulla riduzione del numero dei parlamentari, si eleggeranno 400 deputati (invece di 630) e 200 senatori (invece di 315). L'altra novità è che l'età minima per recarsi alle urne è di 18 anni sia per la Camera che per il Senato, mentre fino alle scorse elezioni per quest'ultimo era necessario aver compiuto 25 anni.

Come si vota

Il giorno delle elezioni i cittadini si dovranno presentare al seggio elettorale di appartenenza muniti di una scheda elettorale che non abbia terminato lo spazio per i timbri e un documento di identità valido.

All'interno riceveranno due schede, una rosa per la Camera e una gialla per il Senato. Sono previste agevolazioni per i viaggi in treno e aereo per studenti e lavoratori fuori sede che intendano tornare a casa per votare.

L'attuale legge elettorale prevede che il 61% dei seggi venga ripartito con metodo proporzionale, vale a dire in percentuale ai voti ottenuti da partiti e coalizioni nei collegi plurinominali, e il 37% col sistema maggioritario, con cui viene eletto soltanto il candidato della lista che ha ottenuto più voti all'interno del collegio uninominale. Il restante 2% spetta agli elettori residenti all'estero.

Su ciascuna scheda l'elettore potrà votare sia per il candidato del collegio uninominale sia per una lista del collegio plurinominale. Apponendo una croce solo sul nome del candidato all'uninominale di appartenenza il voto della quota plurinominale verrà ripartito proporzionalmente tra le liste che lo sostengono. Barrando invece uno dei simboli di partito si vota sia per il rispettivo candidato uninominale sia per la lista di nomi collegata al simbolo scelto.

Il fac simile di una cheda elettorale per l'elezione del Senato

Le liste della quota proporzionale sono bloccate, non è dunque possibile esprimere preferenze al loro interno: i primi a venire eletti saranno i nomi posizionati più in alto.

Non è concesso nemmeno il voto disgiunto: non si può votare per un candidato all'uninominale e per una lista diversa da quelle che lo sostengono. Tutti i voti disgiunti saranno considerati nulli.

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Per entrare in Parlamento le coalizioni, che in questo caso sono soltanto quelle di centrodestra e centrosinistra, devono ottenere almeno il 10% dei voti. Alle singole liste occorre il 3%, che siano o meno parte di una colazione. Se una lista coalizzata non arriva al 3% ma supera l'1% i suoi voti vengono redistribuiti proporzionalmente al resto della coalizione. Al Senato vengono ammesse alla ripartizione dei seggi anche le liste che abbiano ottenuto almeno il 20% in una singola regione.

Gli italiani all'estero

Sono già in corso le operazioni di voto per gli italiani residenti all'estero, circa 4,8 milioni di elettori, che eleggeranno 8 deputati e 4 sentori con sistema proporzionale. Per avere diritto al voto per corrispondenza bisogna essere iscritti all'elenco AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero) oppure essere residenti in un paese straniero da almeno tre mesi per motivi di studio, lavoro o salute e aver fatto apposita richiesta al comune italiano di residenza entro il 24 agosto.

Gli elettori che si trovano fuori dal territorio nazionale riceveranno a domicilio le schede elettorali e una busta preaffrancata, all'interno della quale le schede votate andranno spedite al più vicino consolato, che riterrà valide solo quelle ricevute entro le ore 16 del 22 settembre. La scadenza anticipata rispetto al voto italiano serve a far sì che le schede possano essere spedite e conteggiate senza causare ritardi.

Le operazioni di spoglio cominceranno immediatamente dopo la chiusura dei seggi, alle 23 del 25 settembre, e il nuovo parlamento si riunirà entro il 13 ottobre.

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