Un ticket per Roma, con il candidato sindaco Enrico Michetti fortemente voluto da Giorgia Meloni, e una vice, Simonetta Matone,che piace a Fi e Lega. Il Centrodestra chiude la partita per la Capitale decidendo durante un vertice che avrà un secondo momento mercoledì prossimo, quando dovranno essere sciolti i nodi di Bologna e, quello più complicato, di Milano. Per il candidato che sfiderà sotto la Madonnina Giuseppe Sala si attende la verifica che Matteo Salvini ha detto che farà con uno dei candidati di cui si è parlato in questi giorni: «scioglierà la riserva entro domenica». Sabato invece sarà annunciato il nome per la Calabria.
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I nomi per le città
Per evitare di continuare a dare l'immagine di un centrodestra diviso, cosa che avrebbe danneggiato anche la riflessione sulla federazione proposta da Salvini, tutti i leader hanno deciso di abbandonare lo schema della decisione concomitante dei candidati di tutte le città.
Matone spinto da Fi
Con lui, in ticket, il magistrato Simonetta Matone, spinta da Fi e soprattutto da Matteo Salvini. Giorgia Meloni ha sottolineato «la professionalità straordinaria» dei due candidati, ma anche la loro «capacità comunicativa di parlare con i cittadini con empatia»; e in effetti Michetti, più che come avvocato amministrativista, in città è noto come opinionista caldo in una emittente locale. Salvini ha invece sottolineato il fatto che ai cittadini si propone «non solo un sindaco ma una squadra» che avrà bisogno di «un centinaio di persone», compresi i candidati nei Municipi, dove «con emozione la Lega presenterà per la prima volta il proprio simbolo»: sui candidati mini-sindaci e sugli assessori il partito di via Bellerio avanzerà scicuramente le sue pretese. Nell'equilibrio della coalizione tocca alla Lega indicare il candidato a Milano e sul capoluogo lombardo il vertice si è chiuso con un giallo.
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Il candidato civico
Si è detto che si punterà ad un candidato civico, e su questo Salvini ha chiarito che entro domenica «una persona» scioglierà la riserva, senza annunciare di quale dei vari nomi sondati si tratti (Racca, Ruggieri, Rasia o Oscar di Montigny, in ascesa negli ultimi giorni). Non è stato escluso tuttavia il ricorso a un politico, è in tal caso il primo della lista sarebbe Maurizio Lupi, anche nell'ottica della federazione del centrodestra. Su questa Salvini è tornato a parlare, ma ancora una volta evitando toni assertivi: «come è mia abitudine propongo, non impongo mai». Atteggiamento apprezzato da Coraggio Italia, che si era sfilata subito dal progetto: sia Giovanni Toti che Osvaldo Napoli hanno detto di essere pronti a «discutere» pur evitando «precipitazione».
La situazione in Calabria - A Bologna, che «spetta» a Fi, sono dati in pole i due civici Fabio Battistini e Roberto Mugavero: i responsabili «azzurri» di Bologna hanno chiesto qualche giorno per decidere e, visto che il centrosinistra in attesa delle primarie non ha ancora indicato il proprio candidato, al vertice si è deciso di accogliere la richiesta del territorio. Infine la Calabria. Qui l'indicazione del candidato a succedere a Iole Santelli spetta a Forza Italia, e Antonio Tajani ha detto che l'annuncio verrà dato sabato. Il vicepresidente di Fi non ha voluto pronunciarsi sulle indiscrezioni che danno Roberto Occhiuto, capogruppo di Fi alla Camera, come candidato.