Europei 2021, Draghi: «Finale a Roma? Non in Paesi ad alto contagio». La Uefa: nessun piano per cambiare

Europei 2021, Draghi: «La finalissima a Roma? Non si faccia in Paesi con alti contagi»
Europei 2021, Draghi: «La finalissima a Roma? Non si faccia in Paesi con alti contagi»
Lunedì 21 Giugno 2021, 18:56 - Ultimo agg. 22 Giugno, 00:38
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Mario Draghi, ospite a Berlino di Angela Merkel, pensa alla campagna vaccinale contro il Covid. E alla finale degli Europei di calcio. «Mi adopererò perché la finale» degli Europei non si faccia come previsto a Londra, «in un Paese dove i contagi stanno crescendo rapidamente», ha detto il presidente Draghi rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Berlino nell'ambito dell'incontro con la Cancelliera tedesca. Nella domanda gli è stato chiesto se cercherà di spostare la finale da Wembley, dove è prevista l'11 luglio, a Roma.

Intanto «la Uefa, la federazione inglese e le autorità inglesi stanno lavorando a stretto contatto con successo per organizzare le semifinali e la finale di Euro a Wembley e non ci sono piani per cambiare la sede di quelle partite», afferma in una nota l'Uefa.

Finale a Roma, no comment da Downing Street

No comment da Downing Street alle parole del presidente del Consiglio italiano sull'opportunità di spostare da Londra la finale degli Europei di calcio a causa del rimbalzo di contagi Covid alimentato nel Regno Unito dalla variante Delta.

A quanto apprende l'agenzia Ansa da fonti bene informate, tuttavia, il governo britannico intende far sapere di essere «completamente impegnato», in stretto contatto con l'Uefa, a far sì che le semifinali e la finale si possano svolgere a Wembley come previsto «in condizioni di sicurezza» sanitaria per tutti.

«Spostare la finale degli Europei a Roma? Siamo pronti. Dopo successo dell'apertura di Uefa2020, Roma e Italia hanno dimostrato di saper organizzare grandi eventi internazionali», aveva scritto invece in un tweet la sindaca di Roma Virginia Raggi.

E poi, cambiando argomento. Io e Draghi «siamo entrambi cauti» sulla situazione del Covid, «felici che ci sia un sostanziale miglioramento ma è un progresso fragile. La quota vaccini cresce ma ancora non si può dire che ci stiamo avvicinando all'immunità di gregge» anche perché siamo «esposti alle nuove varianti», ha sottolineato la Merkel in conferenza stampa.

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Draghi: rapporto profondo con la Germania

«Il rapporto tra Italia e Germania è profondo, duraturo e solido. Sono due Paesi fondati sull'europeismo e sull'atlantismo. Le posizioni nei confronti di Usa, Russia, Cina e Nordafrica sono molto molto vicine», dice Draghi in conferenza stampa. «Il governo è impegnato in riforme, si usava dire un tempo strutturali, io direi di sistema, che rendono l'Italia più equa e sostenibile. Questo è l'impegno di questo governo e l'impegno continuerà. Per avere un'Europa più forte occorre avere un'Italia più forte». E ancora. Sul dossier migranti l'impegno «è aiutarsi reciprocamente», dice il premier. «Abbiamo vicinanze di vedute sulla dimensione esterna» del tema, spiega.

«Non è la prima volta che Mario Draghi è a Berlino ma è la prima volta che è qui come premier e gli do il benvenuto», ha detto Angela Merkel. La cancelliera ha sottolineato che a causa della pandemia non c'è stato il picchetto, «ma questo si recupererà».

«Non ci sono grossi problemi bilaterali che dobbiamo discutere, forse l'unica questione è quella delle nostre Nazionali di calcio. Abbiamo posizioni diverse ma siamo entrambi leali, e gli italiani giocano bene», dice la cancelliera Angela Merkel in conferenza stampa congiunta con Mario Draghi sottolineando, con una battuta, la rivalità calcistica tra Italia e Germania proprio mentre gli Europei stanno entrando nel vivo.

 

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