Berlusconi: «Il simbolo di Forza Italia non si tocca. Necessari al centrodestra»

Berlusconi: «Il simbolo di Forza Italia non si tocca. Necessari al centrodestra»
di Silvio Berlusconi
Domenica 3 Novembre 2019, 08:31 - Ultimo agg. 09:00
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Caro Direttore,
l'idea che io possa liquidare l'esperienza di Forza Italia ritirando il simbolo è semplicemente assurda. E' esattamente il contrario di quello per cui sto lavorando.
Ho ripetuto in molte occasioni, dopo la grande manifestazione unitaria del centro-destra di Piazza San Giovanni, che la nostra coalizione unita è vincente e rappresenta la maggioranza degli italiani, ma solo a patto che sappia ricomprendere sia la destra sovranista che il centro liberale, cattolico, riformatore e garantista. Questo è il centro-destra che abbiamo fondato 25 anni fa, ed è l'unico centro-destra possibile per governare il Paese ed essere credibili in Europa e nel mondo.

CATTOLICI E LIBERALI
Il compito di rappresentare l'area cattolica e liberale non può svolgerlo nessun altro che non sia Forza Italia, perché noi siamo orgogliosamente parte in Italia del Partito Popolare Europeo (ricordo che fu affidato proprio a me di riscrivere ed aggiornare la Carta del Valori del PPE, che definisce i principi sui quali si fonda la più grande famiglia politica della democrazia e della libertà in Europa, e con essa naturalmente il nostro Movimento).
Fra qualche giorno, il 9 novembre, saranno trent'anni dalla caduta del Muro di Berlino. La grande festa della libertà è anche la nostra festa, perché noi siamo orgogliosamente gli eredi di coloro che hanno combattuto per la libertà.
Forza Italia è il futuro, non il passato, un futuro che si basa su radici solidissime. Noi siamo gli unici legittimi eredi e i continuatori delle grandi tradizioni politiche occidentali che hanno fatto dell'Italia un paese libero e progredito: la tradizione liberale, democratica, cristiana e garantista della civiltà occidentale e dei suoi principi. Disperdere questa eredità sarebbe per noi semplicemente inconcepibile.

Il nostro obbiettivo al contrario è recuperare alla politica quella che io chiamo l'Altra Italia, quei milioni di italiani che si definiscono moderati, liberali, conservatori, e che non vanno più a votare perché delusi, disorientati o addirittura disgustati dalla politica attuale e dai suoi protagonisti. Stiamo lavorando con impegno per questo.
In questi giorni per esempio sulle piazze di tante città italiane stiamo raccogliendo le firme per chiedere di inserire in Costituzione un tetto alla pressione fiscale. Questa è la Forza Italia che conosco io, fatta dell'entusiasmo e del generoso impegno di migliaia di attivisti, di militanti, di eletti a tutti i livelli, non quella dei pettegolezzi e delle indiscrezioni sui giornali.

La nostra posizione dunque è chiarissima: nel centro-destra, senza dubbi o esitazioni, perché è la nostra casa; all'interno del centro-destra, ben distinti e diversi dai nostri amici e alleati.
Non ho sentito nessuno in Forza Italia proporre una collocazione e una strategia differente da questa. Anche perché qualunque altra strada indebolirebbe e non rafforzerebbe certo la presenza dei liberali nella politica italiana. A questo ritengo che nessuno di noi sia disponibile.

Silvio Berlusconi

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