Green pass, rimodulato dopo il 31 marzo o abolito? Da bus e metro al lavoro, ecco cosa succederà

Green pass, rimodulato dopo il 31 marzo o abolito? Da bus e metro al lavoro, ecco cosa succederà
Green pass, rimodulato dopo il 31 marzo o abolito? Da bus e metro al lavoro, ecco cosa succederà
di Francesco Malfetano
Domenica 6 Marzo 2022, 17:16 - Ultimo agg. 8 Marzo, 10:08
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Mancano poco più di 20 giorni al termine dello stato di emergenza, e allora cresce la pressione sul governo da parte di quelle forze politiche che vorrebbero far combaciare questa data con l'addio al Green pass. Ieri ad esempio la leader di Fratelli d'Italia è ripartita all'attacco: «Sento ancora rappresentanti della maggioranza parlare di “modifiche” al certificato verde - ha tuonato sui social - come se non fosse evidente a tutti l’inutilità e la dannosità di questo strumento. Il green pass non va cambiato, va abolito. E continueremo a batterci e a tenere alta l’attenzione finché questo non avverrà». Un pressing che però non è portato solo dall'opposizione, ma anche da alcuni dei componenti della maggioranza. In primis, e con sfumature differenti, Lega e Movimento 5Stelle.

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Perché è bene tenerlo?

Il principio per cui coloro che non hanno alcuna intenzione di abolire in toto il certificato verde è sempre lo stesso: massima cautela.

Come ha ripetuto a più riprese soprattutto il ministro della Salute Roberto Speranza, «bisogna valutare passo dopo passo». Ogni mossa azzardata potrebbe rapidamente trasformarsi in boomerang. E allora "sì" al probabile eliminazione dell'obbligo del Pass rafforzato per treni, bus o aerei in modo da favorire la ripresa del turismo già ad aprile, ma no - ad esempio - ad un allentamento sul posto di lavoro. Il motivo? Evitare che l'uscita dall'emergenza sanitaria diventi una sorta di liberi tutti che faccia scordare delle attenzioni "più semplici" (in primis di indossare la mascherina negli ambienti chiusi) e reinneschi quindi la miccia dei contagi. In particolare il timore è legato anche al fatto che tra coloro che avrebbero avuto diritto a ricevere il booster, quasi 8 milioni di persone hanno rinunciato.

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E sono cioè più esposti alle conseguenze più o meno serie causate da un ipotetico contagio. Quindi eliminare il Green pass sul lavoro in un momento in cui gli uffici torneranno presumibilmente a riempirsi dato che lo stato di emergenza, di fatto, abolisce le norme semplificate per lo smart working, potrebbe rivelarsi un errore. Proprio per questo il governo sta lavorando all'ormai "famosa" road map che allenterà gradualmente le restrizioni, culminando il 15 giugno. Cioè nel giorno in cui termina l'obbligo di vaccinazione per i lavoratori over50. Gradualità che a guardare gli ultimi dati disponibili che parlano di un lievissimo rialzo dell'indice Rt (conseguenza del calo della copertura vaccinale dopo 4 mesi e dei primi allentamenti).

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Perché potrebbe essere tolto

Come ha spiegato proprio Giorgia Meloni, la posizione di chi non ritiene il Green pass uno strumento efficace è grossomodo la seguente: i numeri della curva sono sotto controllo. Da settimane continua il calo dei tassi di ospedalizzazione e dei contagi. Per cui in questo momento, al fine di restituire la normale quotidianità ai cittadini e una maggiore serenità alle attività economiche, il certificato verde va considerato non solo un limite, ma uno strumento che danneggia un po' tutti. Non solo. Secondo la leader di FdI mantenere il pass dopo aver non prorogato lo stato di emergenza significherebbe anche ledere «diritti costituzionali come quello al lavoro, la libertà. Si può fare in una fase emergenziale non in una fase di normalità». Insomma, ha spiegato «non capisco come il presidente del Consiglio possa dire che termina lo stato di emergenza e che si vuole mandare avanti una misura come il green pass. Se non c'è più l'emergenza non c'è bisogno di dire alla gente che non ha il diritto di lavorare. In una repubblica democratica fondata sul lavoro è una misura molto forte. Questo governo continua a fare delle cose che dal mio punto di vista non hanno tantissimo senso».

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