Inps e Inail verso il commissariamento: è già totonomine

Inps e Inail verso il commissariamento: è già totonomine
Inps e Inail verso il commissariamento: è già totonomine
Venerdì 4 Gennaio 2019, 15:22 - Ultimo agg. 18:42
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Si va verso il commissariamento per Inps e Inail in attesa di una riforma compiuta della governance. Il decreto che il Governo sta mettendo a punto sul Reddito di cittadinanza e la cosiddetta Quota 100, atteso per la prossima settimana, dovrebbe reintrodurre i cda per gli enti e, di fatto, far decadere gli attuali presidenti, Tito Boeri (in scadenza a febbraio) e Massimo De Felice (in scadenza a novembre 2020). Contestualmente o nei giorni immediatamente successivi il governo dovrebbe varare un decreto di nomina dei due nuovi commissari degli istituti.

Non è escluso che gli stessi commissari vengano nominati successivamente presidenti come già accaduto per l'Inps con Gian Paolo Sassi e Antonio Mastrapasqua. Per il vertice Inps da giorni circolano diversi nomi anche se è probabile che alla fine si giochi una carta rimasta coperta fino alla fine. Al momento i più accreditati sono Pasquale Tridico, professore di Economia del Lavoro a Roma Tre, consigliere del vicepremier Luigi di Maio e impegnato nella messa a punto della parte del decreto sul Reddito di cittadinanza; Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del Lavoro e Enzo De Fusco, consulente del lavoro impegnato in alcune delle partite economiche più delicate.

Sembra invece aver perso quota la candidatura di Alberto Brambilla, ex sottosegretario al Lavoro, consigliere della Lega e presidente del Centro studi Itinerari previdenziali. Tra i tecnici ci potrebbe essere Mauro Nori, ex d.g. Inps e ora impegnato al Mef per la sua conoscenza della 'macchinà dell'istituto in un momento particolarmente delicato come quello della partenza delle due misure simbolo del Governo. Per l'Inps in particolare nei giorni scorsi era stato lanciato un allarme dal presidente Boeri sulle difficoltà per assicurare i servizi dell'istituto a fronte del possibile esodo del personale grazie a Quota 100 (4.000 la platea che avrebbe i requisiti per andare in pensione) e del blocco del turn over fino al 15 novembre previsto dalla legge di Bilancio. Preoccupazione è stata espressa anche dal presidente del Civ dell'istituto, Guglielmo Loy. «Quella attuale - ha detto - è una fase nella quale sarebbe necessaria stabilità. Mi preoccupa che non ci sia ancora certezza sulla governance dell'Inps». Servono, secondo Loy, «risposte immediate» dal Governo.

«Ci vogliono certezze - ha aggiunto - qualsiasi decisione deve essere presa in tempi brevi in modo da poter programmare l'attività». In attesa della scelta dei nuovi vertici Inps intanto è stato scelto il nuovo presidente Anpal, agenzia che dovrebbe essere cruciale nell'incontro tra domanda e offerta di lavoro una volta introdotto il reddito di cittadinanza dato che più volte si è parlato di un beneficio «condizionato». Sarà Domenico Parisi, professore di demografia e statistica all'Università del Mississippi ma il presidente uscente, Maurizio Del Conte, ha sottolineato in una intervista le difficoltà nell'offerta di lavoro a una platea di «supersvantaggiati». A conferma delle difficoltà di condizionare il beneficio economico alla sottoscrizione di un progetto personalizzato c'è la proroga prevista dalla legge di Bilancio per il 2019 della possibilità di avere il Rei pur in assenza della sottoscrizione del progetto.

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