A spaccare governo e Regioni ora sono le isole. O meglio è il cosiddetto modello greco che una parte dell’esecutivo - con in testa il ministro del Turismo Massimo Garavaglia che la scorsa settimana aveva anche annunciato l’apertura di un tavolo «per arrivare ad avere dei protocolli» - vorrebbe importare in Italia. L’idea è piuttosto semplice: rendere libere dal Covid attraverso una campagna di vaccinazione massiva le piccole isole dei mari italiani, in modo da poter accogliere in tutta sicurezza i viaggiatori stranieri al più presto e anticipare l’inizio della stagione turistica già alla fine del mese di aprile. Una proposta che se ora viene osteggiata da diversi presidenti di Regione (battaglieri Bonaccini, Zaia, Cirio e Fedriga) e soprattutto dal commissario Figliuolo, nei giorni scorsi aveva invece raccolto consensi e qualche iniziativa. Ad esempio la Campania da giorni ha predisposto un piano di vaccinazioni per i 20mila residenti di Ischia, Capri e Procida, senza tener conto del fattore anagrafico. E lo stesso hanno provato a fare i sindaci toscani dell’isola d’Elba e quelli siciliani delle Eolie.
La direttiva
Il tutto è però conflitto con le ordinanze firmate da Figliuolo, che ha imposto un preciso ordine per la priorità della vaccinazione: over80, fragili, caregiver, 70enni e 60enni. Non è dunque un caso che ieri la struttura commissariale abbia manifestato con una nota il proprio dissenso rispetto alla proposta, ribadendo come non siano previste deroghe al fatto che si proceda «in maniera unitaria». Una frenata a cui, in principio, si è opposto il governatore campano Vincenzo De Luca che prima ha fatto sapere di essere pronto a tirare dritto («La Campania lavorerà per avere le isole Covid Free» e non chiederà «l’autorizzazione a nessuno, né a Roma né a Bruxelles né alle Nazioni Unite») e poi è tornato almeno parzialmente sui suoi passi dopo la nota di Figliuolo. «Anche sulle isole ogni centro vaccinale procede per fasce di età, ma una volta completati gli ultra 80, gli ultra 70 e 60, il centro vaccinale territoriale può procedere verso tutte le categorie contribuendo alla diffusione capillare delle vaccinazioni».
Gli altri
Sul fronte opposto, accanto a Figliuolo, ci sono gli altri governatori delle regioni italiane. «Mi auguro che il ministro del Turismo rigetti la proposta - ha attaccato l’emiliano Stefano Bonaccini - Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre».