Letta: «Non farò un governo con Fratoianni e Bonelli». Le reazioni di alleati e avversari

Le dichiarazioni del segretario del Pd spiazzano gli alleati e offrono un assist agli avversari

Letta: «Non farò un governo con Fratoianni». Le reazioni di alleati e avversari
Letta: «Non farò un governo con Fratoianni». Le reazioni di alleati e avversari
Martedì 13 Settembre 2022, 21:32
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Alleati sì, ma fino a che punto? È la domanda che viene da farsi dopo l'affermazione di Enrico Letta ieri durante il confronto diretto con Giorgia Meloni organizzato dal Corriere della Sera. «Con Fratoianni e Bonelli c'è un accordo per la difesa della Costituzione, non faremo il governo insieme».

Una frase che ha mandato subito tra le tendenze di Twitter il nome del leader di Sinistra Italiana, che però non ha replicato all'alleato. Una risposta spiazzata e anche piccata è arrivata invece dal sgretario dei Verdi Angelo Bonelli: «Confesso che questa affermazione mi ha lasciato veramente perplesso anche perché non siamo qualcosa di cui vergognarsi. Stiamo contribuendo e lavorando per far vincere l’alleanza di centrosinistra. Inviterei Letta a fare altrettanto».

Va detto che fin dalla prima settimana di agosto, quando venne sancita l'accordo tra Pd, SI e Verdi, si era sempre parlato di “accordo elettorale” e mai di una vera e propria alleanza. I tre leader si erano detti da subito «consci delle rispettive divergenze», ma con l'attuale legge elettorale avevano ritenuto indispensabile presentarsi uniti alle elezioni per non lasciare al centrodestra tutti i collegi uninominali e impedirgli di avere i numeri in Parlamento per modificare la Costituzione.

Le reazioni degli avversari

Detta in maniera così esplicita e all'interno del tanto atteso duello tv con la rivale più accreditata, la frase del segretario dem sa comunque di autogol e gli avversari non si sono lasciati sfuggire l'occasione di infierire. «“È un accordo per la difesa della Costituzione, un accordo elettorale: nessun governo” dice Letta. Tradotto? Un accordo per le poltrone. Complimenti per il bluff», twitta la leader di Fratelli d'Italia postando una foto di Letta con sotto la scritta «Quindi avete preso tutti in giro?»

Critico anche Carlo Calenda, che proprio in seguito all'accordo del Pd con Bonelli e Fratoianni aveva rotto con i democratici. Il leader di Azione ha organizzato un controdibattito subito dopo la fine del confronto tra Letta e Meloni, in cui ha attaccato aspramente entrambi gli sfidanti.

La mattina seguente il leader dem, nel corso della videochiamata quotidiana con i candidati Pd, ha definito «patetica» l'iniziativa dell'ex ministro: «La campagna è o noi o loro (il centrodestra, ndr) e non è un caso che Calenda abbia fatto il pazzo ieri», ha aggiunto.

«Enrico Letta, nervosismo e maleducazione non sono da te. Ieri ho colmato una lacuna. Nei paesi seri i confronti si fanno tra tutti i leader», ha twittato in risposta il leader di Azione, che in un commento è tornato a pungere l'avversario sull'uscita sfortunata: «Già che ci sei chiarisci anche ai tuoi elettori perché gli chiedi di votare Fratoianni e Bonelli se poi escludi di governarci insieme». Più tardi ha voluto attaccare anche Meloni sullo stesso tema: «Vero, la sinistra non è una coalizione, ma voi ancora meno. Non c’è giorno in cui Salvini non contraddica ciò che sostieni tu. La verità è che dx e sx non sono in grado di garantire un governo capace di affrontare uno dei momenti più difficili per l’Italia e l’Europa».

Se il 25 settembre i sondaggi saranno confermati il centrodestra dovrà rispondere con i fatti a questa affermazione, mentre quella di Enrico Letta verrà dimenticata nel dibattito interno alla coalizione sconfitta. Ma se le urne dovessero riservare sorprese che accordo troverà il centrosinistra?

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