Lockdown, nuovo Dpcm: stop ai ristoranti. Palestre e cinema chiusi, visite agli amici "complicate"

Lockdown, nuovo Dpcm: stop ai ristoranti, palestre e cinema chiusi, visite agli amici "complicate"
Lockdown, nuovo Dpcm: stop ai ristoranti, palestre e cinema chiusi, visite agli amici "complicate"
di Francesco Malfetano
Mercoledì 10 Marzo 2021, 22:53 - Ultimo agg. 8 Maggio, 17:11
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Con i contagi in risalita, un Rt nazionale sopra 1, le varianti che premono e la nuova stretta per decreto a cui sta lavorando il governo per rendere più semplice entrare nella fascia di rischio più elevata, nel giro di qualche giorno l’Italia assumerà sfumature sempre più tendenti verso il rosso. Vale a dire che, stando alle indicazioni dell’ultimo Dpcm in vigore da meno di una settimana, in un numero crescente di regioni non solo chiuderanno bar e ristoranti (che debbono tenere la serranda abbassata sempre sia in zona rossa che in arancione) ma sarà vietato alzare la serranda anche a parrucchieri e centri estetici (solo in zona rossa) come far visita ad amici e parenti, anche una sola volta al giorno. Per lo stesso motivo rischia di allontanarsi di nuovo la riapertura di cinema e teatri che, a fatica, avevano ottenuto l’agognato via libera in zona gialla a partire dal 27 marzo.

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Con 250 contagi ogni 100 mila abitanti si chiude

Tra le indicazioni del Comitato tecnico scientifico che potrebbero rientrare all’interno del nuovo decreto legge c’è non solo il passaggio automatico in zona rossa per quei territori che contano 250 casi ogni 100mila abitanti nei monitoraggi settimanali, ma anche un’ulteriore stretta per gli spostamenti in questi territori Spesso infatti si tratta di aree più piccole (le cosiddette mini-zone rosse) in cui l’incidenza delle varianti è particolarmente elevata.

Per questo, spiegano dal Cts, «bisogna ipotizzare ulteriori limitazioni agli spostamenti», altrimenti il virus circola insieme alle persone. 

Pranzi fuori nelle aree bianche e gialle

Con l’Italia che da venerdì sarà ancora più sfumata di rosso e arancione, buona parte dei ristoratori della Penisola dovranno tornare ad abbassare la serranda. Sia in zona rossa che in arancione infatti (a differenza di quanto accade invece in zona gialla e bianca) bar e ristoranti debbono restare chiusi sempre. Alle attività di ristorazione è però consentito lavorare con le consegne a domicilio e con asporto. Quest’ultimo, in base alle indicazioni dell’ultimo Dpcm, è stato però limitato alle ore 18 per le attività senza cucina al fine di evitare il rischio assembramenti davanti alle rivendite di bevande come enoteche o mini-market.

Più complicato andare a trovare familiari e amici

Fermo restando l’impossibilità di varcare i confini regionali a prescindere dai colori delle regioni di provenienza o destinazione, restano in vigore le norme (già stringenti) sugli spostamenti. Se in zona gialla - rispettando il coprifuoco tra le 22 e le 5 - ci si può spostare all’interno del territorio regionale, in zona arancione ci si può muovere solo entro i confini comunali. In zona rossa invece, è possibile uscire solo per comprovate esigenze (lavoro, studio, salute o urgenza) e differentemente dalle altre zone non è consentito spostarsi verso le abitazioni di amici e parenti neppure una sola volta al giorno. 

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A rischio la riapertura di sale e teatri

Con i dati delle ultime settimane in pesante risalita è tornata in discussione anche la riapertura di cinema e teatri all’interno delle zone gialle. Prevista per il 27 marzo, nel rispetto di precisi protocolli (come prenotazioni obbligatorie e biglietti nominali), le sale rischiano ora di restare ancora chiuse. Allo studio del ministero dei Beni Culturali ci sarebbe però un’ultima carta che, un po’ come avveniva per i musei, prevederebbe la riapertura in zona gialla solamente durante i giorni lavorativi, escludendo dunque in weekend. 

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Palestre, piscine e centri sportivi aspettano ancora

L’agognato miglioramento delle condizioni epidemiologiche invocato nelle scorse settimane non c’è stato, anzi. E quindi nonostante i protocolli siano sostanzialmente pronti (in alcuni casi anche validati dal Comitato tecnico scientifico) per le attività sportive è impossibile in questo momento ragionare di ipotetiche riaperture. Nessuna novità rispetto allo scorso Dpcm è dunque attesa tanto per le palestre (aperte invece in zona bianca), quanto per piscine e centri sportivi. Uguale destino anche per centri scommesse e sale bingo.

Raggiungibili solo nelle fasce gialle e arancioni

In base all’ultimo Dpcm si può andare nelle seconde case se si trovano in zona gialla e arancione ma solo se a farlo è «il nucleo convivente» (niente amici o parenti quindi) e «se la casa è disabitata». Bisogna inoltre dimostrare di averne titolo (proprietà o affitto) da una data antecedente al 14 gennaio 2021. Per chi vive in zona rossa è invece vietato andare nelle seconde case anche se queste si trovano in fascia bianca, gialla o arancione. Inoltre diverse ordinanze locali vietano lo spostamento nelle seconde case a chi vive in arancione scuro e l’ingresso a chi giunge da un’altra zona.

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