Luigi Vitali, per convincere il senatore a rientrare in Fi anche un blitz notturno leghista

Vitali, per convincere il senatore a rientrare in Fi anche un blitz notturno leghista
Vitali, per convincere il senatore a rientrare in Fi anche un blitz notturno leghista
Giovedì 28 Gennaio 2021, 19:29 - Ultimo agg. 29 Gennaio, 06:32
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Il dietrofront del senatore Luigi Vitali, protagonista in sole 24 ore di un'acrobazia politica, è stato uno degli argomenti politici della giornata incentrata sulle consultazioni del presidente Mattarella (oggi al Quirinale sono saliti, fra gli altri, gli ex colleghi di partito Matteo Renzi e Nicola Zingaretti). Ma perché Luigi Vitali, già con un piede nel gruppo dei cosiddetti responsabili, è tornato sui suoi passi? A ricostruire quella che sarebbe stata una "lunga notte" è stata l'agenzia Adnkronos.

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Vitali, il pressing di Salvini

Le telefonate di Berlusconi e poi quelle di Salvini.

Ma anche il blitz notturno di una pattuglia di leghisti, per convincere il senatore Luigi Vitali. Nella notte romana, dopo i flash delle agenzie che danno conto della scelta "responsabile" del senatore tarantino di Forza Italia dal partito di Salvini si rompono gli indugi. Bisogna parlare con Vitali, cercare di fermarlo prima che sia troppo tardi. Solo che Vitali non è raggiungibile al telefono. E allora, a muoversi sono parlamentari che con «Gino» hanno più vicinanza. Tra loro, a quanto apprende l'Adnkronos, anche il senatore leccese Roberto Marti, coordinatore della Lega in Puglia, che con l'azzurro ha un rapporto consolidato da anni. Dopo mezzanotte eccoli al citofono di Vitali, che li accoglie in casa. È a quel punto che lo avrebbero convinto a riaccendere il telefono per parlare con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini: un uno-due che ha lasciato il segno nel parlamentare pugliese. È già in fase di ripensamento, con gli amici leghisti si trova quasi a sfogarsi, ormai vuole tornare indietro. E dopo le chiamate dei leader la decisione è presa. Le luci dell'alba non sono lontane, il pallottoliere del Senato torna indietro. Il più uno di Conte è annullato. Fino al prossimo allarme.

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Vitali: chiedo scusa a Conte

«Approfitto della trasmissione per chiedere scusa al presidente Conte, mi hanno insegnato che quando si sbaglia ci si deve assumere le proprie responsabilità. Io ho sbagliato e gli chiedo scusa. Ho fatto una valutazione errata, spinta da tanti fattori non ultimo quello di evitare le elezioni anticipate». Lo ha detto il senatore di Fi, Luigi Vitali, che a «Un giorno da Pecora» su Radio Raiuno ha spiegato perché, ieri sera, dopo aver aderito al gruppo filo governativo degli Europeisti-Maie a palazzo Madama, ha poi deciso di fare marcia indietro, tornando all'opposizione, con Fi.

 

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