Il primo giorno dopo lo strappo tra il Movimento 5 Stelle e Mario Draghi, il partito di Giuseppe Conte lo ha passato in una girandola di incontri per stabilire il da farsi, tra divisioni e contrari: un vero caos, di fatto. L’ex premier pentastellato, nel corso di una riunione infuocata del Consiglio Nazionale del Movimento 5 Stelle (in formato ristretto), ha chiesto ai suoi ministri, Federico D’Incà, Fabiana Dadone e Stefano Patuanelli, di rassegnare le dimissioni dal Governo. Incassando immediatamente il secco rifiuto dei tre ministri, sostenuti in questa sua decisione dall’ex sindaco di Torino, Chiara Appendino, dall’ex ministro della Giustizia, Adriano Bonafede e dal presidente del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle alla Camera, Davide Crippa.
La ricostruzione
Poi Conte ha provato a smentire di aver fatto una simile richiesta di dimissioni, ma fonti qualificate hanno confermato tutto, facendo presente che «alla discussione hanno partecipato circa 40 persone».
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In questo caos, che rischia di portare non solo al deragliamento dell’Esecutivo guidato dall’ex presidente della Banca Centrale Europea ma anche all’azzeramento della leadership di Conte, l’unica soluzione possibile per il partito di Beppe Grillo è quello di affidare la decisione finale sulla fiducia a Draghi a un voto di tutti gli iscritti al Movimento 5 Stelle. Ma prima la questione sarà discussa dall’ex premier pentastellato con tutti i suoi parlamentari. Oggi, infatti, si riuniranno in assemblea congiunta tutti i deputati e i senatori grillini per cercare di mettere a punto una linea condivisa. Prima di quest’assemblea, i deputati pentastellati parteciperanno a una riunione indetta dal presidente del gruppo, Crippa, della quale però non è stato informato Conte. Secondo i rumors che danno il gruppo dei 5 stelle alla Camera come l’area più morbida nei confronti di Draghi, mentre i senatori sarebbero quelli meno dialoganti, i numeri pendono a favore della fiducia visto che i deputati del Movimento sono 104 a fronte dei 61 membri del gruppo a Palazzo Madama.