Manovra, salta lo scudo penale per reati fiscali. Bonus psicologo sarà rifinanziato

Alla Camera maratona notturna. Venerdì la fiducia sulla legge di Bilancio

Manovra, salta lo scudo penale per reati fiscali. Bonus psicologo sarà rifinanziato
Manovra, salta lo scudo penale per reati fiscali. Bonus psicologo sarà rifinanziato
di Luca Cifoni
Mercoledì 21 Dicembre 2022, 01:24
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La legge di Bilancio arriverà nell’aula della Camera domani e come ormai è tradizione sul testo sarà posta venerdì la questione di fiducia, con l’obiettivo di arrivare al sì di Montecitorio immediatamente prima di Natale. Ma nella serata di ieri non c’era stato ancora alcun voto in commissione: è stata convocata una seduta notturna al termine della quale è atteso il via libera formale per il passaggio all’assemblea.

I TESTI
Dopo i corposi emendamenti presentati dal governo, le ultime modifiche sono affidate ai testi messi a punto dai relatori. Ma fanno notizia anche le novità che non si concretizzano: è il caso dello scudo penale che avrebbe dovuto accompagnare la cosiddetta “tregua fiscale”, rendendola più appetibile per i contribuenti che intendono regolarizzare la propria posizione.

In particolare era balenata l’ipotesi di cancellazione di fatto del reato di dichiarazione infedele per chi aderirà alla sanatoria del governo. Una prospettiva che è stata poi smentita da uno dei relatori in commissione. La marcia indietro - presunta o reale - è stata rivendicata dall’opposizione, in particolare Pd e Movimento Cinque stelle, come una propria vittoria. La proposta in realtà sarebbe da far risalire al vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto di Forza Italia, ma avrebbe poi incontrato perplessità nella maggioranza. Secondo il capogruppo di Fdi alla Camera Tommaso Foti la norma potrebbe comunque essere recuperata in un provvedimento successivo. Resta invece per le società di calcio la possibilità di rateizzare senza interessi, con il pagamento di una piccola sanzione, le imposte dovute e non versate a partire dal 2020. In tema di previdenza, non ci saranno novità su Opzione donna: rimarrà nella versione ristretta già messa nero su bianco.

La giornata è stata particolarmente caotica, scandita da rinvii delle scadenze e da serrati contatti con i tecnici del Mef, ai quali tocca quantificare la portata finanziaria delle misure. Nel tardo pomeriggio erano attesi gli emendamenti dei relatori, nei quali dovevano confluire anche le proposte dell’opposizione. Tra queste figura anche il rifinanziamento del bonus psicologo, il sostegno pensato per venire incontro in particolare ai giovani che hanno trovato difficoltà nella fase della pandemia. Lo strumento gestito dall’Inps era riservato ai cittadini con Isee non superiore a 50 mila euro. Le risorse complessive erano però limitate (25 milioni in tutto) e dunque sono state accontentati solo i richiedenti con Isee più basso, lasciando fuori gli altri.

Tra le altre modifiche più o meno concordate da tutti i gruppi politici c’è anche quella che riguarda il credito di imposta per gli esercenti, a compensazione dell’obbligo di accettare pagamenti digitali anche sotto i 60 euro, cancellato e poi reinserito su richiesta della commissione europea. Dovrebbe riguardare le imprese con fatturato fino a 400 mila ed essere applicato proprio sul monte commissioni fino ai 60 euro, nella misura del 50 per cento della spesa sostenuta. Le risorse arriveranno probabilmente da un prelievo sugli extraprofitti delle banche, la cui definizione è però tutta da verificare.

IL PIANO DI RIENTRO
Tra le proposte emendative già formalizzate nella serata di ieri ce n’è una che riguarda il Comune di Roma: in base alle norme del 2010 relative al suo piano di rientro finanziario deve versare 200 milioni l’anno allo Stato, a valere sulle addizionali d’imposta istituite all’epoca. Nel 2023 potrà invece versarne solo 100, spalmando la differenza sui tre anni successivi. Fondi veri andranno invece alla metropolitana M4 di Milano (75 milioni tra il 2023 e il 2027) e a quella di Napoli (stessa somma) per il collegamento con Afragola e l’acquisto di nuovi treni.
Ulteriori novità riguardano la sanità, con l’incremento di 5 milioni delle borse di studio per i medici di medicina generale. Un altro emendamento viene incontro alle aziende del settore sul tema del payback, le risorse che queste devono riversare in caso di spesa eccessiva da parte delle Regioni.

In materia fiscale le rate pagate dai contribuenti per il ravvedimento speciale previsto dalla stessa manovra saranno calcolate con un tasso del 2% invece di quello legale. Infine per i manager delle banche salvate dallo Stato scatterà il tetto retributivo a 240 mila euro l’anno, quello applicato ai dirigenti pubblici.
 

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