Manovra alla prova della fiducia: Fi protesta con pettorine azzurre, bagarre alla Camera

Manovra alla prova della fiducia: Fi protesta con pettorine azzurre, bagarre alla Camera
Sabato 29 Dicembre 2018, 18:15 - Ultimo agg. 21:01
3 Minuti di Lettura

Nel giorno che precede il varo finale della manovra economica il Pd fa le prove generali di 'piazzà e Forza Italia si inventa i 'gilet azzurrì nell'Aula della Camera, affiancandosi di fatto ai dem nella protesta contro il governo. E marcando le distanze dalla Lega, ormai ex alleato di centrodestra. Non avendo i numeri per mordere in Parlamento le due principali forze di opposizione lanciano mobilitazioni a gennaio: quella dem anche denunciando l'iter dai tempi supercompressi seguito per approvare la manovra, Fi invece concentrata di più sulle misure, bollate come «di sinistra». 



Ma i gilet azzurri andranno in piazza, assicura Silvio Berlusconi, che accusa di «pauperismo e dilettantismo» la maggioranza gialloverde. Leghisti compresi. In mattinata al sit-in del Pd davanti alla Camera oltre duecento militanti cantano 'Bella Ciaò e accolgono incitandoli all'«unità» e a «svegliarsi» i deputati dem che escono da Montecitorio per andargli incontro e mescolarsi con loro. Graziano Delrio ringrazia e nel megafono dice «Italia apri gli occhi», definendo «Di Maio e Salvini autisti ubriachi di un bus che ci porta a sbattere». Con lui Maurizio Martina e Francesco Boccia, candidati alla segreteria, l'ex premier Paolo Gentiloni, Matteo Orfini. Nicola Zingaretti é assente per impegni familiari, ma sostiene l'iniziativa e scrive «ora tutti uniti». Tra la gente lo sfidante più giovane al congresso, Dario Corallo, 31 anni. Ci sono cartelli su 'Di Maio e M5S ciarlatani dell'onestà e su 'Salvini razzistà, sulla manovra che colpisce giovani e pensionati. Il rovesciamento di ruoli con il M5S sembra evidente, le accuse analoghe a quelle che lanciavano i cinquestelle dall'opposizione: «Parlamento svuotato, democrazia calpestata». Ma c'é anche il ricorso alla Corte costituzionale sull'iter della legge di bilancio, ricorda Ettore Rosato. «Ora il congresso per un partito aperto», chiede Boccia. Per Martina è «l'inizio di una mobilitazione tra i cittadini per costruire l'alternativa».

Prossimo appuntamento il 12 gennaio. A gennaio a protestare per le strade e a spiegare i danni della manovra ci sarà anche Forza Italia, che come dice il vicepresidente Antonio Tajani celebrerà così «25 anni di vita». «Ha ragione Di Battista, per una volta, questa é la manovra più di sinistra della storia», afferma critica Mariastella Gelmini. Ma il colpo di teatro va in scena il pomeriggio alla Camera: i deputati azzurri indossano improvvisamente in Aula delle pettorine azzurre con scritte come 'basta tassè e 'giù le mani dal no profit'. Gilet azzurri che evocano quelli gialli francesi e spuntano proprio accanto ai colleghi leghisti. «Nessuno deve sottovalutare la gravità assoluta di quello che sta succedendo alla Camera nel metodo e nel merito - fa sapere Berlusconi -. Questa legge di bilancio aumenta le tasse, attacca le pensioni e il no profit. È una manovra che ipoteca il futuro dei giovani, ruba la pensione agli anziani, punisce chi fa del bene. Un mix di pauperismo e dilettantismo che l'Italia non può permettersi di subire a lungo». La rottura si conferma nel commento dei capigruppo della Lega: «Ridicolo e inspiegabile l'atteggiamento di Forza Italia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA