Mattarella, il discorso di fine anno, Conte: «Solidarietà e coesione per uscire dalla crisi»

Mattarella, il discorso di fine anno, Conte: «Solidarietà e coesione per uscire dalla crisi»
Mattarella, il discorso di fine anno, Conte: «Solidarietà e coesione per uscire dalla crisi»
Giovedì 31 Dicembre 2020, 22:23
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Il premier Giuseppe Conte è stato fra i primi a lodare il discorso del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «E' stata la solidarietà, nazionale e internazionale, a portarci fin qui, alle porte della rinascita. Ora arriva il compito più difficile, quello di continuare a restare coesi e di utilizzare rapidamente e al meglio le risorse utili a sostenere le persone più colpite da questa crisi, nella consapevolezza - come ha detto Mattarella - che ora è il tempo dei costruttori. Questo nuovo anno deve aprirsi con fiducia, speranza e responsabilità, la stessa che, come ha ricordato il presidente Mattarella, dobbiamo avere nella consapevolezza che 'ognuno dipende dagli altri'. Tra i tanti passaggi del suo discorso particolarmente significativi, quello in cui ha ricordato gli sforzi profusi dal nostro Paese per promuovere una solidarietà europea contro questa emergenza e il grande merito dell'Unione Europea di non aver mancato il suo appuntamento con la storia».

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«Non siamo in balia degli eventi.

Ora dobbiamo preparare il futuro». Dal Presidente Mattarella un grande messaggio che chiama tutti alla responsabilità, al senso di comunità e all'impegno per la rinascita italiana insieme a un'Europa che sta cambiando. E' tempo di ricostruire». Lo scrive il segretario del Pd, Nicola Zingaretti in un post su Fb.

«Ha ragione il Presidente Mattarella, quello che ci aspetta è tempo di costruttori. Per questo facciamo nostro il suo appello ad affrontare il piano europeo per la ripresa in modo concreto ed efficace, senza disperdere risorse come invece purtroppo è stato fatto negli ultimi mesi». Lo dichiara il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni lodando il discordo del Presidente. «Noi siamo pronti a fare la nostra parte e ci auguriamo che anche il governo faccia la sua: definisca subito il piano e lo sottoponga al Parlamento, alle Regioni e alle forze sociali. Se non è in grado - aggiunge Meloni - tolga il disturbo e lasci che il 2021 sia anche l'anno in cui gli italiani possano tornare a scegliersi un governo all'altezza delle sfide che ci attendono».

«Il Presidente Mattarella ha saputo esprimere nel modo più alto il comune sentire degli italiani al termine di un anno difficile. Siamo in perfetta sintonia con ogni parola del Capo dello Stato, che ha saputo cogliere la sofferenza di tanti italiani, le difficoltà delle imprese, le angosce delle categorie meno tutelate, donne, giovani, disabili, lavoratori autonomi, precari». Così il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi loda il discorso di fine anno di Sergio Mattarella. «Credo in particolare sia molto importante che il Presidente della Repubblica abbia ribadito, in questa occasione solenne, l'appello ad un'unità sostanziale della nazione e della sua classe dirigente, unità che non cancella le distinzioni di parte ma che le supera in nome della comune responsabilità verso il futuro del Paese e verso le nuove generazioni. È lo spirito - conclude l'ex premier - con il quale abbiamo lavorato in questi mesi difficili e nel quale continueremo ad operare nel 2021, che dovrà essere per l'Italia l'anno della ripartenza».

«Questo è tempo di costruttori, non sono ammesse distrazioni, non si deve perdere tempo, non vanno sprecate energie e opportunità.» Parole sante, come fondamentale e non scontata è la richiesta di più attenzione e più aiuti concreti per i disabili, un popolo di 6 milioni di Italiani che più di altri ha sofferto per il Covid». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini lodando le parole del Capo dello Stato Sergio Mattarella. «L'anno - sottolinea Salvini - non può cominciare con una politica che perde tempo a parlare di rimpasti, litigi, poltrone. L'impegno mio, di tutta la Comunità della Lega e del centrodestra, anche per onorare il sacrificio di chi ci ha lasciato in questo 2020, sarà ancor più finalizzato a lavorare per costruire, per unire, per rilanciare, per restituire salute, lavoro, bellezza, ricchezza e speranza alla nostra splendida, unica, immortale Italia».

«Le parole del Presidente rappresentano totalmente lo spirito di un Paese ferito ma pronto a ripartire. Il richiamo di Mattarella alla scienza e all'Europa mostra con chiarezza i due pilastri che permetteranno di uscire dal tunnel della pandemia: i vaccini e l'aiuto economico comunitario. Italia Viva ringrazia il Presidente della Repubblica per la sua guida autorevole e saggia». Così il Presidente di Italia Viva, Matteo Renzi.

«Riconoscere la gravità della pandemia. Ripartire grazie ai vaccini e alla risposta comune europea. Riscoprire solidarietà e fratellanza. Grazie Presidente. Davvero è il tempo dei costruttori». Lo scrive su twitter il commissario all'Economia dell'Ue Paolo Gentiloni.

«Come classe politica abbiamo una responsabilità enorme e dice bene il presidente della Repubblica quando afferma che 'non viviamo una parentesi della storia'. Non possiamo permetterci di osservare questo tempo, di viverlo e attraversarlo avendo solo cura di un proprio interesse di parte. In ogni azione di politica e istituzioni deve emergere una visione solida d'insieme, una tutela del bene collettivo che passa da un procedere coeso e determinato verso l'obiettivo comune: uscire dalla crisi e progettare con lungimiranza. Il tempo è ora. Non si può costruire nulla da soli. E' un'illusione poterlo fare». Lo sottolinea su Fb il presidente della Camera Roberto Fico. «Serve lavorare insieme, pensare e agire come una squadra, confrontandosi, sì, ma senza perdere di vista il fine da raggiungere che coincide con l'interesse di tutti. Il presidente Mattarella ha usato la parola solidarietà più volte. La ripropongo perché credo sia la parola da segnare e mai dimenticare, una delle parole alla base della nostra Repubblica e dell'Unione Europea che - imparando dagli errori del passato - non ha fatto mancare il suo supporto in questi mesi. Solidarietà di una comunità degna di questo nome», conclude.

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