Mattarella, il significato del discorso (all'impiedi) di fine anno: richiamo ai partiti e ai cittadini

Mattarella, il significato del discorso (all'impiedi) di fine anno: richiamo ai partiti e ai cittadini
Mattarella, il significato del discorso (all'impiedi) di fine anno: richiamo ai partiti e ai cittadini
di Francesco Malfetano
Venerdì 1 Gennaio 2021, 10:20 - Ultimo agg. 13:32
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«L'Italia ha le carte in regola per riuscire in questa impresa». Speranza e concretezza. Sono queste le direttrici lungo cui si è mosso il tradizionale messaggio di Capodanno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Sono giorni, questi, in cui convivono angoscia e speranza" ha esordito il Capo dello Stato, che pur nel tentativo di trasmettere calma ai suoi concittadini ("Non siamo in balìa degli eventi. Ora dobbiamo preparare il futuro") ha inevitabilmente dovuto analizzare la situazione del Paese, non risparmiando anche qualche critica. Più che tornando su ciò che è accaduto nell'anno passato - a cui pure Mattarella ha dedicato diversi passaggi - lo ha fatto però spronando tutti alle proprie responsabilità: dai vaccini ("Io mi vaccinerò appena possibile")  alla compattezza politica ("Serietà, collaborazione, e anche senso del dovere, sono necessari per proteggerci e per ripartire").

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Quello di Mattarella è stato un messaggio speciale, non solo perché l'ultimo di Capodanno in veste di Presidente della Repubblica ma anche perché - dopo aver scandito i momenti più difficili dello scorso anno con i suoi interventi - si è lasciato che a parlare fossero le immagini insieme alle parole. Non è un caso quindi l'ammissione iniziale: "Care concittadine e cari concittadini, avvicinandosi questo tradizionale appuntamento di fine anno, ho avvertito la difficoltà di trovare le parole adatte per esprimere a ciascuno di voi un pensiero augurale". Il discorso è infatti stato più breve dei precedenti, pronunciato per la prima volta in piedi e in una location essenziale: il piano terra della Vetrata, con il cortile d'onore del Quirinale e i suoi archi alle spalle a fare da sfondo (niente simboli, come l'albero di Natale solito), con l'effetto di proiettare all'esterno la figura presidenziale, quasi a voler dare l'immagine dell'uscita per la ripartenza.

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Concetto questo, attorno a cui inevitabilmente è stato costruito l'intero messaggio. E così, dopo aver fatto i conti con l'eccezionalità della pandemia che "ferisce il nostro modo di vivere"  e con gli errori commessi nella sua getione (sono stati accentuati "limiti e ritardi del nostro Paese" e ci sono stati "certamente anche errori nel fronteggiare una realtà improvvisa e sconosciuta") pur rimarcando l'impegno profuso (Mattarella ha invitato a non ignorare "quanto di positivo è stato realizzato e ha consentito la tenuta del Paese grazie all'impegno dispiegato da tante parti. Tra queste le Forze Armate e le Forze dell'Ordine che ringrazio"), il Presidente è passato alle speranze per i prossimi 12 mesi. "Il 2021 deve essere l'anno della sconfitta del virus e il primo della ripresa" e quindi, ha al centro vaccini e progettualità economica. 

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VACCINAZIONI
Sul primo fronte Mattarella ha dichiarato che si sottoporrà all'immunizzazione non appena possibile. "La scienza ci offre l'arma più forte, prevalendo su ignoranza e pregiudizi. Ora a tutti e ovunque, senza distinzioni, dovrà essere consentito di vaccinarsi gratuitamente: perché è giusto e perché necessario per la sicurezza comune. Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere. Tanto più per chi opera a contatto con i malati e le persone più fragili", ha sottolineato il Presidente. "Di fronte a una malattia così fortemente contagiosa, che provoca tante morti, è necessario tutelare - ha aggiunto - la propria salute ed è doveroso proteggere quella degli altri, familiari, amici, colleghi. Io mi vaccinerò appena possibile, dopo le categorie che, essendo a rischio maggiore, debbono avere la precedenza".

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RECOVERY FUND
Le risorse garantite dal supporto europeo non vanno disperse ma devono essere indirizzate per sanare le fragilità strutturali del nostro Paese. "Ci accingiamo - tanto sul fronte della salute quanto su quello economico - a un grande compito. Tutto questo richiama e sollecita ancor di più la responsabilità delle istituzioni anzitutto, delle forze economiche, dei corpi sociali, di ciascuno di noi. Serietà, collaborazione, e anche senso del dovere, sono necessari per proteggerci e per ripartire", ha infatti dichiarato in favor di telecamera il Presidente della Repubblica.
Per Mattarella "il piano europeo per la ripresa, e la sua declinazione nazionale - che deve essere concreta, efficace, rigorosa, senza disperdere risorse - possono permetterci di superare fragilità strutturali che hanno impedito all'Italia di crescere come avrebbe potuto". "Cambiamo ciò che va cambiato, rimettendoci coraggiosamente in gioco. Lo dobbiamo a noi stessi, lo dobbiamo alle giovani generazioni. Ognuno faccia la propria parte", ha esortato il Capo dello Stato, prima di concludere: "Sarà un anno di lavoro intenso. Abbiamo le risorse per farcela".

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