Mattarella agli studenti: evasione per 119 miliardi è un'indecenza

Mattarella agli studenti: evasione per 119 miliardi, problema grave
Mattarella agli studenti: evasione per 119 miliardi, problema grave
Lunedì 9 Dicembre 2019, 16:30 - Ultimo agg. 16:39
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«L'evasione fiscale è un poblema particolarmente grave» ed è «calcolata nell'ultimo documento ufficiale dell'anno passato circa 119 miliardi di euro: una somma enorme». Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oggi al Quirinale incontrando gli studenti di alcune scuole. 

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Alla domanda: «Perché in Italia è così difficile combattere la piaga dell'evasione fiscale?» il Presidente ha così risposto: «L'evasione fiscale è l'esaltazione della chiusura in sé stessi, dell'individualismo esasperato. È un problema serio in molti Paesi. Lo è nel nostro. Vi sono Paesi in cui è molto più grave, vi sono Paesi in cui invece il senso civico di ciascuno lo ha quasi azzerato. È un problema grave perché significa ignorare che si vive insieme e che la convivenza significa contribuire tutti insieme - come dice la Costituzione, secondo le proprie possibilità - alla vita comune
».

«Chi evade cerca invece di sottrarsi a questo dovere, di sfruttare le tasse che pagano gli altri per i servizi di cui si avvale. È una cosa, a rifletterci, davvero indecente, perché i servizi comuni, la vita comune è regolata dalle spese pubbliche. Se io mi sottraggo al mio dovere di contribuire sto sfruttando quello che gli altri pagano, con le tasse che pagano. E questa è una cosa di particolare gravità. L'evasione fiscale è calcolata nell'ultimo documento ufficiale dell'anno passato circa 119 miliardi di euro: una somma enorme. Se scomparisse, le possibilità di aumentare pensioni, di aumentare stipendi, di abbassare le tasse per chi le paga, e così via, sarebbero di molto aumentate. Per questo, anche lì il problema è di norme, di interventi, di controlli, di verifiche - che stanno dando qualche risultato - ma è soprattutto di cultura e di mentalità, di capire che in un'associazione, in una società, in una convivenza, se non si contribuisce tutti allo sforzo comune, c'è chi lo fa con onestà e c'è chi lo fa sfruttando quanto gli altri fanno. E questo non è giusto».

Gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado invitati al Quirinale erano degli istituti I.I.S. Caterina da Siena e ITAS Giulio Natta di Milano; I.I.S. Montauti Delfico di Teramo; Liceo Artistico Preziotti Licini di Fermo - Porto San Giorgio; Liceo Classico Dante Alighieri di Roma; Liceo Amaldi di Roma; Liceo Scientifico Filippo Silvestri di Portici (NA); I.I.S. Piria di Rosarno (RC); Convitto Cutelli di Catania; delegazioni dei Licei Albertelli, Keplero, Kennedy e Visconti di Roma.

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