Migranti, Augusta Montaruli: «Con la Lega gli stessi obiettivi, è la sinistra che rema contro»

Migranti, Augusta Montaruli: «Con la Lega gli stessi obiettivi, è la sinistra che rema contro»
di Andrea Bulleri
Mercoledì 20 Settembre 2023, 06:16
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«Le minacce a Giorgia Meloni, alla quale va tutta la mia solidarietà, dimostrano che siamo sulla strada giusta: dalla parte di chi lotta contro i trafficanti di morte», a differenza di una sinistra che «si scopre europeista solo quando l'Europa è distante» e «rema contro gli interessi dell'Italia». Augusta Montaruli, deputata di FdI, non ha dubbi: «Sul fronte immigrazione, l'Europa ha finalmente capito che si deve cambiare passo. E questo si deve al lavoro di un anno di governo Meloni».
Eppure la Francia ieri ha schierato elicottero e mezzi blindati a Ventimiglia. Che segnale è?
«La Francia ha già chiarito che nella lotta all'immigrazione clandestina è a fianco dell'Italia. Gli stati europei si stanno rendendo conto di come aiutare in modo concreto il nostro Paese voglia anche dire fare il loro interesse, perché bloccare le partenze significa anche arginare i movimenti di secondo livello».
C'è chi sostiene che la nuova stretta sia frutto di una "rincorsa" elettorale tra FdI e Lega.
«Di elettorale c'è soltanto il programma con cui ci siamo presentati alle elezioni. Che prevede una lotta incondizionata ai trafficanti uomini. Lega, FdI e tutto il centrodestra hanno un obiettivo in comune: bloccare le partenze e sconfiggere il business degli scafisti».
Il Cdm, tra le altre misure, ha dato il via libera al raddoppio dei centri di permanenza: quali saranno i prossimi passi?
«Intanto vorrei sottolineare che quello appena compiuto dal governo è un passo enorme. Bisogna ricordare che veniamo da dieci anni di governi egemonizzati dalla sinistra, che i Cpr voleva chiuderli. Noi li riapriamo, ed estendiamo la permanenza dei migranti a 18 mesi, fino all'espulsione. Un'inversione a U rispetto al passato».
Cosa resta da fare?
«Bisogna completare il percorso già iniziato: assicurare l'entrata in vigore in tempi rapidi del memorandum con la Tunisia e garantire, attraverso accordi con i Paesi del Nordafrica, il blocco delle partenze».
Sul piano von der Leyen però l'Europa sembra spaccata.
«Confido che la presenza e le parole di Ursula von der Leyen a Lampedusa siano rappresentative di un nuovo spirito europeo: l'Ue, rispetto al passato, sta oggettivamente cambiando posizione. E questo è avvenuto grazie al prestigio internazionale che in un anno Meloni ha ridato all'Italia. È evidente che se il massimo esponente dell'Ue elenca un piano in dieci punti presentandolo come prioritario, nessuno potrà voltarsi dall'altra parte. Poi certo, c'è chi è già in modalità campagna elettorale. Ma questo qualcuno va cercato a sinistra».
Si riferisce ai socialisti Ue?
«Mi riferisco a una sinistra che rosica nel vedere l'Italia trovare una soluzione strutturale al problema. Quegli stessi personaggi che avevano dipinto il centrodestra come impresentabile, mentre siamo stati i primi a far sì che l'Ue smettesse di fare spallucce. Ci accusano perfino di fare passerelle, quando le uniche passerelle che abbiamo visto sono state quelle di alcuni deputati sulle navi delle Ong».
Il governatore Eugenio Giani ha già detto no a un Cpr in Toscana. Non temete le proteste degli amministratori?
«Non mi stupisco: la sinistra non ha mai voluto i Cpr, né le espulsioni né la redistribuzione. Anzi: si scoprono europeisti solo quando l'Europa dà contro all'Italia. Loro remano contro, noi tiriamo dritto».
Elly Schlein attacca: l'idea del blocco navale si è rivelata un boomerang. Come risponde?
«Parole curiose, visto che se ci fosse lei al governo di blocco delle partenze neanche si parlerebbe. Noi lo stiamo facendo, attraverso un accordo con la Tunisia che, come ha ricordato Piantedosi, ha già fermato 42mila persone. Numeri che cresceranno quando il memorandum sarà pienamente attuato. E poi, come ribadito da Meloni, si deve procedere con il completamento della missione Sophia, che attraverso accordi con il Nordafrica prevedeva proprio questo: fermare le partenze e stroncare il business dei trafficanti di morte».
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