Migranti, Piantedosi: Frontex non aveva segnalato pericoli. Schlein chiede le dimissioni del ministro: parole indegne sul naufragio di Cutro

Lo ha detto la neosegretario del Pd Elly Schlein intervenendo nel dibattito in Commissione Affari costituzionali della Camera rivolgendosi al ministro dell'Interno

Migranti, Piantedosi sul naufragio di Cutro: «Frontex non aveva segnalato una situazione di pericolo»
Migranti, Piantedosi sul naufragio di Cutro: «Frontex non aveva segnalato una situazione di pericolo»
Mercoledì 1 Marzo 2023, 14:37 - Ultimo agg. 16 Ottobre, 12:13
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«Attendiamo fiduciosi delle indagini della magistratura (sul naufragio di migranti a Cutro ndr), ma dal punto di vista politico mi unisco alle voce dei colleghi che mi hanno preceduto e che suggeriscono le sue dimissioni e dalla presidente Giorgia Meloni una profonda riflessioni, anche sul ministro Salvini e sul ministro Giorgetti».  Lo ha detto la neosegretario del Pd Elly Schlein intervenendo nel dibattito in Commissione Affari costituzionali della Camera rivolgendosi al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, dopo che prima di lei avevano chiesto al ministro di dimettersi Magi (+Europa), Zaratti (Avs) e Colucci (Avs).

«Noi vogliamo che si chiariscano dinamiche e responsabilità di quanto accaduto», ha aggiunto la segretaria del Pd. «Io non so se avete letto le parole del comandante Aloi della capitaneria di porto di Crotone che dice che c'erano le condizioni per salvare quelle persone. C'era mare forza 4 e non forza 8. Perchè non c'è stato l'intervento della Guardia Costiera per evitare la strage?». «Le sue dichiarazioni hanno trasformato le vittime in colpevoli.

Io le chiedo: chi è lei per decidere cosa giustifica o meno la disperazione? Quale alternativa reale hanno le persone che fuggono in cerca di protezione, oltre a quella tra morire di torture e morire in mare? Cose che lei dall'alto dei suoi privilegi non ha vissuto neanche da lontano», ha detto Schlein.

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Il ministro: da Frontex nessun pericolo

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi è intervenuto in audizione alla Commissione Affari costituzionali della Camera sulle linee programmatiche del dicastero. «L'assetto aereo Frontex che per primo ha individuato l'imbarcazione dopo le 22 del 25 febbraio a 40 miglia nautiche dall'Italia non aveva segnalato una situazione di pericolo o distress a bordo, evidenziando la persenza di una persona sopra coperta e altre sotto coperta e una buona galleggiabilità dell'imbarcazione. Poi c'è stato un peggioramento delle condizioni meteo», ha detto il ministro. «Dal 22 ottobre scorso al 27 febbraio gli apparati dello Stato hanno gestito 453 eventi Sar, soccorrendo 27.457 persone. La loro professionalità merita il rispetto e la riconoscenza di tutti», ha aggiunto Piantedosi. 

Meloni a Ue: «Italia non sia lasciata sola

«Occorre lavorare tutti insieme per ribadire il principio che in Europa si entra solo legalmente e quindi in condizione di totale sicurezza» e «sviluppare e potenziare i canali legali di migrazione, distinti tra chi ha diritto alla protezione» e «chi intende accedere per ragioni di lavoro». E «contrastare, senza tentennamenti, i clan criminali che alimentano l'immigrazione illegale di massa. Senza concreti interventi dell'Ue, sin dalle prossime settimane e per l'intero anno, la pressione migratoria sarà senza precedenti, posto il difficile contesto che investe vaste zone del Pianeta». Così la premier Meloni nella lettera alla Ue.

Il nodo fondi

«Al Consiglio Europeo straordinario dello scorso febbraio abbiamo individuato alcune misure che vanno nella giusta direzione, ma il fattore tempo è decisivo. È fondamentale e urgente adottare da subito iniziative concrete, forti e innovative per contrastare e disincentivare le partenze illegali, ricorrendo anche a urgenti stanziamenti finanziari straordinari per i Paesi di origine e transito affinché collaborino attivamente», ha aggiunto la premier. 

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