Reddito di cittadinanza, il governo taglia un miliardo: «Serve per il caro bollette»

Il governo Meloni lancia la strategia sul Reddito di cittadinanza che non verrà più abolito, ma modificato per garantire un aiuto maggiore alle famiglie e alle imprese, preoccupate dal caro bollette

Reddito di cittadinanza, il governo taglia un miliardo: «Serve per il caro bollette»
Reddito di cittadinanza, il governo taglia un miliardo: «Serve per il caro bollette»
di Niccolò Dainelli
Mercoledì 9 Novembre 2022, 18:36 - Ultimo agg. 18 Marzo, 16:50
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Il governo Meloni dà un taglio. Un miliardo di euro che sarebbe stato destinato al Reddito di cittadinanza cambia destinazione per far fronte al problema sempre più pressante del caro bollette. Una manovra dall'intento ben chiaro, spiegato dal viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, in un annuncio di strategia giunto oggi, 9 novembre: «La nostra strategia sul Reddito è separare le persone che non possono lavorare e gli altri su cui si può intervenire con meccanismi di controllo che possono generare un flusso di un miliardo di euro». 

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La strategia

 

«Se attraverso una serie di controlli e di misure si riesce a reperire un miliardo, questi verranno messi sempre e prioritariamente a beneficio del caro bollette». Maurizio Leo ha ribadito la linea del governo sul Reddito di cittadinanza che deve essere modificato il prima possibile. 

Reddito e non solo

L’esponente del governo di Giorgia Meloni, a margine dell’assemblea di Assoimmobiliare, ha annunciato che il dicastero del Lavoro è all’opera per modificare il Reddito di cittadinanza. Ma non solo: nel corso dell’intervento, Leo ha rimarcato che alzare il tetto al contante fino a 5 o 10 mila euro: «poi si stabilirà la misura». Una mossa già vista in altri Paesi europei e non correlata alla lotta all’evasione. Anche sull’utilizzo del Pos da parte dei negozianti, Maurizio Leo, ha espresso una posizione morbida: «Non penso che si emetteranno multe».

La Flat Tax

Leo, già responsabile economico di Fratelli d’Italia, ha raffreddato gli entusiasmi sulla flat tax incrementale, affermando che la soglia non andrà oltre gli 85 mila euro. L’innalzamento di 20 mila euro del limite massimo per ottenere la tassazione agevolata (ad oggi il tetto è fissato a 65 mila euro) non dovrebbe costare cifre elevate, ha dichiarato Leo. «È una misura che è condivisa anche a livello europeo ed è qualcosa che stimola la crescita e contrasta l’evasione fiscale. Penso che siano interventi che possano andare nella direzione di cambiare il segnale sul carico fiscale. Vogliamo abbassare le tasse».

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