Taglio dei parlamentari, il Pd beve l'amaro calice

Taglio dei parlamentari, il Pd beve l'amaro calice
di Mario Ajello
Martedì 8 Ottobre 2019, 10:40
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Arrivano alla Camera i primi deputati per il gran giorno dell’apoteosi grillina del taglio del numero dei parlamentari. E subito la sensazione è quella, specie nel Pd che ha sempre votato contro questa riforma ma ora non può farlo più, di una svogliatezza estrema nel dover bere - così lo chiamano i primi di loro che si affacciano in Transatlantico - “l’amaro calice”. Altri sono più rudi: “Ci tocca votarla questa roba, perché ormai siamo alleati dei grillini, ma è una cagata pazzesca!”. E il renziano Ettore Rosato, di Italia Viva e vicepresidente della Camera: “Non sono assolutamente felice di votare questa riforma. Lo faccio perché è inserita in un accordo che è stato fatto da Pd e dal M5S”. E dal Senato ironizza Matteo Richetti, ex renziano, ex dem, passato con Calenda: “Al 45esimo tweet di un parlamentare Pd che definisce “grave errore” il taglio dei parlamentari qualcuno può fare notare che basta non votarlo?”. In effetti.... Anche perché tra i dem stamane non si fa che citare un’intervista di Casini: “Ha ragione Pier Ferdinando, è solo demagogia”. E Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva: “Votiamo questa riforma ma certo non migliora il funzionamento del Parlamento”. I 5 stelle però hanno imposto la cosa a tutti gli alleati, i quali come se oggi pomeriggio - il voto sarà dopo pranzo - dovessero andare al patibolo dicono con ironico imbarazzo: “Andremo a commettere il nostro dovere”.

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