Covid, stop alla quarantena per chi vola in Italia: da domenica porte aperte ai turisti Ue

Covid, stop alla quarantena per chi vola in Italia: da domenica porte aperte ai turisti Ue
Covid, stop alla quarantena per chi vola in Italia: da domenica porte aperte ai turisti Ue
di Francesco Malfetano
Venerdì 14 Maggio 2021, 16:35 - Ultimo agg. 18:51
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Da domenica niente quarantena per i turisti stranieri in arrivo in Italia. Almeno per il momento però non per tutti, ma "solo" per coloro che provengono dai 27 Paesi della Ue (e dall'area Shengen) oltre che dal Regno Unito e da Israele. A stabilirlo, come peraltro preannunciato nei giorni scorsi anche dal premier Mario Draghi, è stata un'ordinanza firmata in mattinata dal ministro della Salute Roberto Speranza. In altre parole con il testo si supera per i 27 e un'altra manciata di Paesi il sistema delle mini-quarantene di 5 giorni rimasto in vigore fino a questo momento. L'obiettivo è chiaro ed è quello di rilanciare sin da subito il settore turistico in vista della stagione estiva e anticipando l'arrivo del Green pass della Ue atteso per la seconda metà di giugno.

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Una ripartenza che però non può scendere a compromessi con la sicurezza.

Ed è per questo che, in ogni caso e dunque anche se il turista in arrivo è stato vaccinato nel suo Paese oppure è guarito dalla Covid19, i viaggiatori che hanno intenzione di trascorrere le vacanze in Italia per entrare nella Penisola dovranno portare con sé un attestato che certifichi l'esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti all'imbarco. Un paradigma che potrebbe presto essere esteso ad altri Paesi. In particolare, a quanto si apprende, magari già dalla prima metà di giugno per i paesi del G7 (quindi saranno inclusi Canada, Stati Uniti e Giappone).

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Non si tratta però dell'unica misura disposta a favore della ripartenza del comparto vacanziero. L'ordinanza di Speranza infatti, se da un lato proroga le misure restrittive relative ai collegamenti aerei con il Brasile, dall'altro rafforza il meccanismo dei cosiddetti voli "covid tested". Ovvero delle tratte aeree considerate sicure perché ipercontrollate grazie alla collaborazione delle compagnie di volo.
Ebbene da domenica si estende la sperimentazione agli aeroporti di Venezia e Napoli (che si aggiungono a Milano e Roma) e si amplia anche la rosa dei Paesi da cui questi voli sono ammessi. Canada, Giappone ed Emirati Arabi Uniti vanno ad aggiungersi agli Stati Uniti con cui, già dallo scorso inverno, è in piedi la sperimentazione con ben 4 tratte tra Fiumicino, Linate, Atlanta e New York.

Ma come funziona un volo di questo genere? È piuttosto semplice e prevede un doppio controllo. Prima di imbarcarsi, proprio come per i turisti in arrivo dalla Ue, i passeggeri dovranno presentare l’esito negativo di un test molecolare o antigenico, effettuato entro le 48 ore precedenti al volo. A bordo i passeggeri sono invitati a compilare un modulo di localizzazione (Passenger Locator Form - PLF). Mentre all'arrivo, dovranno effettuare un nuovo tampone in aeroporto. Rispettando questo protocollo, i viaggiatori avranno la possibilità di entrare e transitare nel territorio nazionale senza l’obbligo di sottoporsi a quarantena o isolamento fiduciario.

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