Scontri Roma No Green pass, chiesta convalida arresti: «Volevano distruggere la Cgil». Castellino diceva: «Portateci da Landini o lo prendiamo noi»

I pm: «Non solo danneggiamento ma azione volta alla distruzione della sede di una istituzione costituzionalmente rilevante e turbativa dell'ordine pubblico».

Scontri Roma No Green pass, convalidati arresti per «guerriglia urbana». Castellino diceva: «Portateci da Landini o lo prendiamo noi»
Scontri Roma No Green pass, convalidati arresti per «guerriglia urbana». Castellino diceva: «Portateci da Landini o lo prendiamo noi»
Mercoledì 13 Ottobre 2021, 17:27 - Ultimo agg. 22:44
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È stata guerriglia urbana, scrivono i magistrati che chiedono che le sei persone arrestate sabato per gli scontri a Roma durante la manifestazione No Green Pass rimangano in carcere. I sei sono detenuti a Poggio Reale (Napoli) e nel penitenziario romano di Rebibbia. Tra loro c'è anche Giuliano Castellino, il leader di Forza Nuova che ha ispirato l'assalto alla sede della Cgil. «Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi», così Castellino si è rivolto ad alcuni operatori di polizia dopo che i manifestanti erano riusciti a sfondare il cordone e raggiungere la sede del sindacato. Il dettaglio emerge dalla richiesta di convalida dell'arresto avanzato dalla Procura di Roma.

«Nonostante i tentativi di mediazione posti in essere dalla polizia con le tre persone che si erano poste alla testa del corteo, Luigi Aronica, Roberto Fiore e lo stesso Castellino, i manifestanti proseguivano la marcia opponendo una violenta resistenza nei confronti degli operanti che avevano attivato una carica di alleggerimento», si legge ancora nella richiesta di convalida dell'arresto avanzato dalla Procura di Roma. I magistrati poi aggiungono che «giunti presso la sede della Cgil, Castellino si rivolgeva ad un funzionario di polizia posto a protezione della sede, dicendogli: "Lasciatece passà, dovemo entrà". Nonostante i tentativi degli agenti di fare desistere il gruppo, Castellino si rivolgeva alla folla incitandola con gesti inequivocabili a dirigersi verso la sede sindacale.

Al fine di raggiungere lo scopo i manifestanti ponevano in essere atti di violenza e aggressione nei confronti degli agenti di polizia».

E ancora: «Risulta accertata da parte delle forze dell'ordine l'attiva presenza degli arrestati che hanno partecipato a tutte le varie fasi dei gravi fatti verificatisi nel pomeriggio e nella sera del 9 ottobre e che hanno costituito sostanzialmente una sorta di guerriglia urbana». Questo si legge nella richiesta di convalida dell'arresto. Si tratta dei leader di Forza Nuova Giuliano Castellino e Roberto Fiore, del leader del gruppo "Io apro" Biagio Passaro, di Luigi Aronica, ex Nar, di Pamela Testa, di Salvatore Lubrano che domani compariranno davanti al gip per l'interrogatorio di convalida.

«L'obiettivo dei manifestanti e segnatamente di coloro che hanno assunto un ruolo determinante nelle iniziative violente - scrivono i pm romani - non era certamente limitato ad una mera azione di danneggiamento bensì ad una ben più consistente azione volta alla distruzione della sede di una istituzione costituzionalmente rilevante e più in generale alla turbativa dell'ordine pubblico». Queste le parole usate dai pm. «La sfrontatezza dei manifestanti appare evidente, se si considera che pochi di loro avevano il volto travisato, né si preoccupavano di evitare di essere ripresi dalle telecamere, effettuando anzi dei propri video, trasmessi in diretta sui social. È questo il caso del video postato su Fb da Biagio Passaro mentre si vantava insieme ad altri di essere entrati nella sede della Cgil», scrivono ancora i magistrati.

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