Si avvicinano le urne (il 12 giugno si vota per le amministrative in parecchi capoluoghi di provincia) e i partiti ricominciano a piantare bandierine. Non soprprende più di tanto dunque la sortita del leader della Lega Matteo Salvini che è tornato ad attaccare l'Unione Europea. Alle dichiarazioni del commissario Ue Paolo Gentiloni che ha ricordato come senza gli aiuti del Pnrr l'Italia andrà in recessione, Salvini ha risposto senza entrare nel merito ma con una serie di frasi roboanti.
Salvini scherza alla scuola politica della Lega: «Ok i renziani in sala, ma gli interisti...»
Salvini, le parole su Bruxelles
La prima su Bruxelles: «Penso e spero che in tempi di pandemia e di guerra l'Unione europea si occupi di pace e di lavoro, senza dare pagelline o fare richiamini burocratici.
La lezione di Draghi e il sistema bloccato
Salvini, la partita con Fdi
È assai probabile che Salvini alzerà ancora di più il tono delle sue dichiarazioni nei prossimi giorni con l'evidente obiettivo di non cedere ulteriori voti a Fratelli d'Italia che secondo i sondaggi negli ultimi 10 giorni ha incrementato il proprio livello di consenso. Ora si tratterà di vedere la performance elettorale del partito dove non mancano aree di dissenso che al momento preferiscono lavorare sottotraccia. Aree che fanno capo soprattutto al ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, e al cosiddetto partito dei presidenti di Regione. Queste aree vedrebbero con favore un ingresso della Lega nel Ppe con l'avvio di una politica più moderata. Il loro peso si misurerà solo dopo le amministrative.
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