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A riportare la notizia è stata l'edizione fiorentina di «La Repubblica». «La scuola secondo questo Governo... Pd+ 5stelle+ Leu+ Italia Viva # andatevene a casa, # vergognatevi. Il plexiglass ce lo avete al posto dei neuroni o nelle vostre poltrone», ha scritto il consigliere comunale leghista accompagnando la foto.
Il post ha provocato sdegno e innescato subito numerose polemiche, a cominciare dal sindaco di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni, che sempre su Facebook ha scritto: «La foto si commenta da sola. Si può essere critici verso un partito, un'idea, una legge, ma usare queste immagini, in particolare se chi la usa è un consigliere comunale, è inaccettabile. Io spero che tutti i consiglieri e tutte le forze politiche locali vogliano condannare questo episodio grave.
Gravissimo. Purtroppo quotidianamente in Italia e nel mondo abbiamo a che fare con episodi di intolleranza, pensate anche a quello che è accaduto a Fiano, utilizzare quell'immagine è davvero da condannare. Ancora di più se a farlo è un rappresentante delle istituzioni. Mi auguro che lo tolga e che chieda scusa».
Circa cinque ore dopo aver pubblicato il post, Ticci l'ha riproposto dando ulteriori spiegazioni del perché aveva associato un'immagine così forte alla scuola, cominciando così il commento: «Visto che qualcuno si scandalizza...». In serata Ticci ha spiegato: «Ammetto che sia un immagine molto forte, ma il messaggio era per evidenziare un problema reale».sig. #PaoloTicci, se lei pensasse di me quello che io ora sto pensando di lei, morirei dalla vergogna #Auschwitz #Lega #8giugno
— Carla Di Veroli (@carladiveroli) June 8, 2020
“La scuola come Auschwitz”: post choc, bufera sul consigliere leghista Paolo Ticci. Ma lui lo rivendica https://t.co/8X5JaD681V