Stefano Puzzer, leader No Green Pass si candida: alle elezioni in lista con Italexit di Paragone

L'ex leader delle proteste dei lavoratori portuali era stato licenziato dall'Agenzia per il lavoro portuale, per «giusta causa»

Stefano Puzzer, leader No Green Pass si candida: alle elezioni in lista con Italexit di Paragone
Stefano Puzzer, leader No Green Pass si candida: alle elezioni in lista con Italexit di Paragone
Domenica 31 Luglio 2022, 12:21 - Ultimo agg. 12:34
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Dalla protesta di piazza al palazzo della politica (almeno così spera). Stefano Puzzer, il leader della protesta dei lavoratori portuali, poi divenuto leader dei No Green pass, sarà candidato alle prossime elezioni nelle liste di Italexit di Gianluigi Paragone.

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Puzzer si candida con Paragone

Con lui saranno in lista anche Andrea Donaggio e Franco Zonta, gli altri due fondatori del Comitato 'La gente come noì.

Lo scrive il sito Trieste Cafè e lo ha confermato all'Ansa lo stesso Puzzer il quale ha spiegato che «il programma politico è battaglia contro il vaccino obbligatorio, contro il Green pass e contro l'invio di armi all'Ucraina, con una particolare attenzione ai problemi finanziari dell'Italia, che sembra tutti sottovalutino».

Chi è il leader delle proteste portuali

Puzzer recentamente era stato licenziato dall'Agenzia per il lavoro portuale, per «giusta causa». Lo aveva reso noto lo stesso Puzzer in un video postato in Facebook dove annunciava che si sarebbe battuto «con tutte le forze contro la decisione dell'azienda». «Sono fiero – scrisse Puzzer – di essere stato coerente, di non essermi piegato e di aver detto il 15 ottobre che non sarei andato a lavorare fino a che gli altri colleghi non avrebbero potuto fare. Non mi elevo a capo popolo e non giudico chi è tornato a lavorare».

Cosa ha detto

«Da sei mesi proviamo a unire tutto il dissenso», unico modo «per andare avanti». Ognuno «giustamente ha fatto le sue scelte, per noi alla fine non è stato semplice scegliere di candidarci, non ci sembrava che fossimo noi quelli che dovevano candidarsi ma se possiamo unire il dissenso mettendoci un'altra volta la faccia, noi lo facciamo». Sono le ragioni che hanno spinto Stefano Puzzer a candidarsi, come le ha espresse lui stesso. «Siamo consapevoli che andrà come andrà, io sono una persona semplice, sono un lavoratore portuale. Sono una persona che vuole solo giustizia e tornare a fare il suo lavoro». La candidatura è soltanto «un passo che faremo per non pentirci un domani di non averlo fatto e di soccombere di nuovo ai soprusi». Noi abbiamo «deciso di metterci la faccia, crediamo nel programma di Italexit, e allora su le maniche e lotta contro il vaccino obbligatorio, contro il Green pass e contro l'invio di armi all'Ucraina, con particolare attenzione al problema finanziario che c'è in Italia in questo momento e che tutti sottovalutano». Puzzer prevede che «arriveranno delle critiche, da tutte le parti, ma noi lo facciamo per il bene dei nostri figli, per il futuro. Noi non siamo qui per giudicare nessuno, dormiamo serenamente.

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