Aguzzo, il paese che scivola per il dissesto idrogeologico: ad abitarlo sono rimasti in dieci, oltre a tre gatti e alla cagnolina Priscilla. Dieci residenti che, però, non se ne vogliono andare e chiedono interventi. Un appello a cui il sindaco di Stroncone, Giuseppe Malvetani, risponde: «I fondi sono arrivati, entro quarantacinque giorni cominceranno i lavori». Aguzzo, lontano da Terni appena una decina di chilometri, borgo da cartolina per la sua bellezza, la Chiesa di San Pietro Apostolo, affrescata, che don Mimmo continua a tenere aperta, dunque, vuole continuare a vivere.
«Proprio così anche perché ad Aguzzo io ci sono nata e qui vorrò andarmene per sempre quando verrà quel giorno – spiega la signora Teresa, 86 anni che non dimostra assolutamente - il Comune di Stroncone ha cinque figli, che sono le frazioni. Noi, in realtà, siamo il figlio abbandonato. La verità e che le nostre case sono piene di crepe, stiamo sprofondando verso Vascigliano. E’ pericoloso, ma tutti in Comune fanno orecchie da mercante».
Una situazione non facile per quei pochi che vogliono continuare a far vivere il paese. La signora Teresa è attaccatissima al luogo dove è nata. «Una volta ad Aguzzo c’era davvero tutto, adesso i giovani se ne sono tutti andati e poi c’è il problema del dissesto che ha fatto scappare tutti. Ci sono infatti tante case disabitate, tutti vogliono vendere o affittare ma in questa situazione è tutto difficile».
«Ed io sono una di quelle persone che vivono ancora in paese ma, vista la situazione, vorrebbe addirittura vendere – aggiunge la signora Arianna Varriale – ma in queste condizioni, con le crepe dentro casa, diventa impossibile. Sono arrivata ad Aguzzo circa vent’anni fa e tutto era diverso. Oggi ci sentiamo abbandonati a noi stessi. Spesso mi sono rivolta al sindaco Malvetani che mi ha rassicurato, ma a tutt’oggi la situazione è sempre la stessa. Insomma, non ci sentiamo assolutamente salvaguardati».
E gli abitanti di Aguzzo si sono rivolto anche ad un perito per un accertamento tecnico preventivo. «E se non basterà andremo anche più avanti, dal Giudice delegato – aggiunge un signore che abita appena entri nel borgo – siamo stanchi di aspettare una risposta che non arriva mai. Non c’è rispetto, Aguzzo vuole continuare a vivere, così invece si sopravvive appena. Il borgo è bello e andrebbe valorizzato, ma i problemi sono tanti».
I giovani, è vero se ne sono andati ma qualcuno resiste. Elisa Rossi, 15 anni, liceale a Terni, non intende assolutamente lasciare il suo paese. «Sembra strano ma io ad Aguzzo sono legata anche perché sono nata qui – dice la ragazza – l’unico mio problema è il collegamento con Terni, per andare a scuola, ad esempio, e tutte le mattine raggiungo il capoluogo con mia mamma anche perché Il bus pubblico è scomodo e mi riferisco agli orari. Sono solo tre le corse al giorno, quindi non è facile mettere insieme le mie esigenze, ma io non mi lamento».
A rassicurare tutti gli abitanti di Aguzzo ci pensa il Sindaco di Stroncone Giuseppe Malvetani. «La verità è che dopo decenni di abbandono la mia Amministrazione è riuscita a risolvere il problema di Aguzzo riguardo il dissesto idrogeologico in quanto abbiamo ottenuto i fondi, circa 672 mila euro, necessari per iniziare quanto prima i lavori. Ribadisco con estrema soddisfazione che è stata anche aggiudicata la gara di appalto e firmato il contratto. Ora la Ditta ha 45 giorni di tempo per iniziare i lavori, quindi ad Aguzzo possono finalmente stare tranquilli. Lo avevo promesso e l’ho mantenuto e non solo. Agli abitanti di Aguzzo dico anche che ci sono ulteriori soldi per sistemare anche il cimitero a cui tengono molto e che soffre lo stesso problema del centro storico. Complessivamente per Aguzzo investiremo circa 800 mila euro che credo non siano assolutamente pochi. Mi dispiace sentire, invece, che Aguzzo è il figlio abbandonato del Comune di Stroncone. Non è così!».