Airc: mezzo secolo di ricerca contro il cancro

Airc: mezzo secolo di ricerca contro il cancro
di Marisa La Penna
Giovedì 29 Ottobre 2015, 15:46 - Ultimo agg. 15:54
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Mezzo secolo di Airc. Cinquanta anni di ricerca contro il cancro. Per fare un bilancio di questo primo mezzo secolo dell’associazione, stamattina, al Quirninale, manifestazione al cospetto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ha ricevuto una selezione di rappresentanti del mondo della scienza e della ricerca oncologica in occasione dei ”Giorni della Ricerca” promossi da Airc. Davanti ai rappresentanti delle Istituzioni, delle Autorità e a una platea di centinaia di donne e uomini di scienza e di sostenitori della ricerca, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il Presidente AIRC Pier Giuseppe Torrani e Pier Paolo Pandolfi – Direttore del BIDMC Cancer Center dell’Harvard Medical School - hanno rivolto al Presidente Sergio Mattarella il loro messaggio sull’importanza di continuare a sostenere il lavoro dei ricercatori impegnati nei laboratori di tutta Italia a rendere il cancro sempre più curabile.





“Siamo qui oggi per restituire a tutti gli italiani la fiducia che da 50 anni riservano alla nostra missione e per guardare insieme al futuro - ha sottolineato Pier Giuseppe Torrani - Il sostegno alla ricerca è il nostro obiettivo primario e in questo sforzo siamo in buona compagnia. Sono 5.000 i ricercatori oncologici che lavorano all’interno di progetti finanziati da AIRC: sono loro la vera forza d’urto contro il cancro. Al loro fianco ci sono i nostri sostenitori, più di 4 milioni e mezzo di cittadini che con grande spontaneità contribuiscono a sostenere la ricerca, e i 20mila volontari che si impegnano su tutto il territorio per promuovere le nostre iniziative di informazione e raccolta fondi. L’Italia oggi è tra i primi paesi in Europa per numero di guarigioni dal cancro, in 20 anni gli italiani che hanno sconfitto il cancro sono aumentati del 18% tra gli uomini e del 10% tra le donne. Questi numeri ci devono spingere a guardare al futuro con la speranza che il cancro possa diventare sempre più una malattia curabile e prevenibile”. A confermare i dati che pongono l’Italia tra le eccellenze mondiali per la cura del cancro l’intervento di Pier Paolo Pandolfi che ha posto l’accento sul contributo fondamentale della ricerca oncologica italiana e dei suoi ricercatori: “Sappiamo bene tutti quanto questa malattia sia devastante. Allo stesso tempo però sappiamo anche che il cancro può essere sconfitto perché lo abbiamo già sconfitto nel recente passato, come è avvenuto per la leucemia promielocitica acuta che, solo 20 anni fa, era considerata un killer infallibile e che ora è una malattia del passato. A questo risultato hanno contribuito in maniera decisiva i progressi della ricerca oncologica italiana e il lavoro dei ricercatori italiani – continua Pier Paolo Pandolfi - Le scoperte degli ultimi anni, a cui tutti noi abbiamo contribuito, hanno cambiato completamente la prospettiva sul cancro, la comprensione che si tratti di una malattia dei geni e del genoma ci ha permesso di capire che esistono tanti tipi di tumore per i quali abbiamo potuto sviluppare farmaci intelligenti e selettivi.
Altrettanto importante è stato capire come poter scatenare il nostro sistema immunitario contro le cellule tumorali onde eliminarle come fossero infezioni batteriche o virali. Questi nuovi sviluppi sono alla base di un nuovo concetto di medicina, la cosiddetta medicina di precisione che dobbiamo poter offrire a tutti i malati di tumore sia in Italia che nel mondo. Nei prossimi anni sono certo si concluderà questa sfida formidabile: quella di sconfiggere il nemico più difficile da battere che la medicina abbia mai avuto e spero tanto che l'Italia sia ancora protagonista in questa vittoria”. 1/2 Al termine della cerimonia, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato il Premio “Credere nella Ricerca” a Giuseppe Della Porta e Umberto Veronesi, ideatori e soci fondatori di AIRC. Nel lontano 1965 quando non si poteva parlare di cancro e l’idea di fare ricerca in questo ambito era considerata da alcuni una sfida, da molti una follia, il coraggio di Della Porta e Veronsesi, insieme agli altri soci fondarori, ha permesso ad AIRC di nascere e crescere, arrivando a distribuire, dalla sua fondazione a oggi, oltre 1 miliardo di euro per il finanziamento della ricerca oncologica: in particolare oltre 980 milioni per progetti di ricerca condotti in laboratori di istituti, università e ospedali in tutta Italia e oltre 39 milioni di euro per percorsi di formazione a giovani ricercatori (*dati attualizzati e aggiornati al 31 gennaio 2015). Motivazione del Premio AIRC “Credere nella Ricerca” 2015 a Giuseppe Della Porta e Umberto Veronesi. Cinquant’anni fa, in un epoca in cui il cancro era un male innominabile, Della Porta e Veronesi si sono ribellati e hanno lanciato una sfida storica a colleghi e cittadini fondando l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro per dare alla ricerca oncologica in Italia la visione e il sostegno necessari per rendere il cancro più curabile. Il Premio “Credere nella Ricerca” nelle edizioni precedenti è stato attribuito, tra gli altri, ad “ambasciatori di missione” come Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, Sophia Loren, Remo Girone, Antonella Clerici, Carlo Conti, Ferzan Ozpetek e a importanti aziende sostenitrici della ricerca tra cui ricordiamo alcune Fondazioni bancarie, RAI, Intesa Sanpaolo, Fondazione Peretti, Lions Clubs International, UBI Banca. Nel 2012 AIRC ha consegnato al Presidente Giorgio Napolitano un riconoscimento speciale per il suo impegno nel valorizzare i risultati della ricerca sul cancro di oggi e nel promuovere quella di domani.
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