Arriva la seconda mossa difensiva nel giro di pochi giorni da parte di Alberto Genovese. L’imprenditore del web è in carcere dal 6 novembre, accusato di aver stordito con un mix di droghe e stuprato una diciottenne durante una festa nel suo attico di lusso a due passi dal Duomo di Milano. I suoi legali hanno chiesto al gip la scarcerazione e la concessione degli arresti domiciliari in una struttura dove possa disintossicarsi dalla cocaina. «A San Vittore è a rischio suicidio», affermano.
TELECAMERE
Già lo scorso fine settimana gli avvocati Luigi Isolabella e Davide Luigi Ferrari avevano presentato un’altra richiesta al giudice Tommaso Perna, quella di una perizia con la formula dell’incidente probatorio sugli audio delle telecamere a circuito chiuso nella camera da letto di Terrazza Sentimento. Un accertamento fonico che, secondo la difesa, sarebbe utile per verificare se la diciottenne quel 10 ottobre abbia o meno dato il consenso a ciò che è avvenuto successivamente. La perizia dunque potrebbe incidere, a detta della difesa, sull’accusa di violenza sessuale a carico di Genovese, in cella anche per sequestro di persona, lesioni e cessione di droga nelle indagini della squadra mobile di Milano. Il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il pm Rosaria Stagnaro hanno già dato parere negativo alla perizia fonica e si apprestano a farlo anche per la richiesta di domiciliari.
RICOVERO IN CLINICA
L’ex fondatore di diverse imprese del web, secondo la sua difesa, dovrebbe essere curato e assistito, in regime di arresti domiciliari, alla clinica “Le Betulle” di Como, dove hanno combattuto le dipendenze diversi vip. Nell’istanza la difesa fa presente, in sostanza, che Genovese è depresso, ha problemi psicologici e sta soffrendo in carcere per la sua dipendenza da cocaina.
PERIZIA PSICHIATRICA
I difensori, però, hanno depositato anche relazioni dello Smi, ente che si occupa di tossicodipendenze, nelle quali viene riferito che il loro assistito, continuando a stare in carcere, potrebbe essere a rischio suicidio. Il gip, oltre che sulla perizia fonica, nei prossimi giorni dovrà decidere sull’istanza di scarcerazione e teoricamente potrebbe decidere di disporre una perizia psichiatrica per far valutare a un esperto se le condizioni dell’imprenditore siano compatibili o meno con la detenzione in carcere. Genovese è anche indagato per altri presunti abusi, tra Milano e Ibiza, su altre giovani ospiti dei party a base di droghe ed è sotto inchiesta in un filone patrimoniale che si concentra sulle sue movimentazioni finanziarie.