Alessia Pifferi era «consapevole» di ciò che stava facendo. «L'indagata non ha mai avuto, nella sua vita, nessuna storia di disagio psichico né tanto meno di psico-patologia, e che anche dopo l'ingresso in carcere, come attestano le relazioni del Servizio di psichiatria interna (del carcere di San Vittore, ndr), si è sempre dimostrata consapevole, orientata e adeguata, nonché in grado di iniziare un percorso, nei colloqui psicologici periodici di monitoraggio, di narrazione ed elaborazione del proprio vissuto affettivo ed emotivo, come attesta in particolare la relazione del 2 agosto 2022».
Alessia Pifferi, la madre della piccola Diana morta di stenti: «Chiede sempre di sua figlia»
È con questa motivazione che il gip di Milano Fabrizio Filice ha respinto l'istanza dei difensori di Alessia Pifferi che chiedevano l'accesso al carcere di due consulenti tecnici per un accertamento neuro-psichiatrico sulla donna accusata di omicidio aggravato per aver ucciso la figlia Diana di soli 18 mesi.